"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 1 febbraio 2016

QUELLO CHE I PODISTI NON DICONO - La vera storia della Maratonina dello Ionio 2016- ***TROPPE FOTO!!!***

E' ufficiale, dopo la Maratonina dello Ionio di Gallipoli della scorsa domenica posso affermare una verità con certezza: io non sarò mai un grande podista. Basta, ormai ne sono convinto e dovrò farmene una ragione. 
Il motivo? I miei amici. 
Io ho amici che non mi consentono di esprimermi come pure le mie innate doti naturali potrebbero, vorrebbero, ma non riescono a causa di mille freni. Prendi il mio amico CARLO, ad esempio: mi tiene fino all'una e mezza di notte, quella che precede la gara, in Piazza Salandra a Nardò, a "degustare" Sambuca e Vecchio Amaro del Capo; oppure, sempre i miei amici, mi fanno cenare in taverne, club privati, dove si spacciano cibi di dubbio valore nutrizionale, vanificando così mesi, settimane di duro lavoro. 




Se io avessi invece amici più coscienziosi, la vigilia della gara mi proibirebbero queste cene dissennate, questi orari notturni, questa vita mondana che mal si concilia con la dura e ferrea regola che pure una dura disciplina come il running imporrebbe. Pazienza.
Non c'è altro da spiegare, credo: potrei anche chiudere qui il mio post. Inutile raccontarvi che sarebbe stata più gradita una martellata in testa della sveglia di domenica mattina alle 6:30. Per uno strano inspiegabile fenomeno sono riuscito a levarmi dal letto, raggiungere l'appuntamento con i miei compagni di squadra a Santa Maria al Bagno e da lì, non chiedetemi come, ritrovarmi alla partenza della gara di Gallipoli per le ore 9. Mistero.



Ancor più misterioso è farsi capace di aver pure chiuso questa 21 km, in un tempo che, viste le variazioni di percorso apportate da quest'anno dagli organizzatori, che prevedevano salite e dislivelli, tanto schifo poi non fa. Considerare che non ho sofferto, avendo impostato un ritmo tutto sommato tranquillo, di quelli che non mi hanno mai fatto star male o soffrire più di tanto, con una lieve flessione solo dopo il 16°. Valutare che di poche altre gare alla fine posso dire di essermela goduta come questa.











La sera, ieri sera, vabbè, avevo quasi 38° di febbre. Dettagli.



Questa 21 km, al di là del tempo impiegato per chiuderla, del quale oggettivamente mi importa molto poco, la considero una buona base sulla quale costruirò le prossime avventure targate 2016.
L'impressione generale è che se non mi ritrovassi gli amici che ho questo sarebbe il blog di un top runner, mentre invece per colpa loro mi devo accontentare del mio sottotitolo: "la gente vive di illusioni".
E' tutta colpa loro. E' questa la verità.
Alla prossima.

GALLIPOLI IERI

 (Per le foto si ringraziano Primula Vico, Asd Salentinatletica galatone, Asd Anxa Gallipoli e l'amico Agostino Gatto)
Classifiche complete su www.cronogare.it 

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