"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

giovedì 29 dicembre 2011

Auguri 2012, podisticamente parlando!

Podisticamente parlando il mio 2011 si è chiuso circa un'ora e mezza fa, esattamente alle 22:28 di una fredda serata in riva al mare, dopo 9 km e 470 mt di corsa sciolta e tranquilla, serena oserei dire!
Una partenza con velocità al di sopra della media dovuta alla necessità impellente di riscaldarmi, anche perchè spirava una leggerissima brezza gelida di tramontana, e continuata ad una velocità di crociera di 5' a km che ho portato in media dal 2° km in poi. Una bella salita ripida al 5° km e poi un comodo rientro in discesa. Ora doccia, massaggio con olio caldo profumato, cenetta leggera (visto l'orario), un buon libro e a nanna!
Insomma, una gran bella serata, ritagliata caparbiamente da una giornata abbastanza faticosa e dura, con l'avvicinarsi del super lavoro della vigilia per il cenone dell'ultimo dell'anno, quello vero.
A poche ore dalla sua fine, vorrei spendere qualche parola di positiva, sempre podisticamente parlando, per questo 2011, così bistrattato in queste ore, offeso, oltraggiato nella mente di tutti gli italiani che, me compreso in realtà, non vedono l'ora di liberarsene sperando in un 2012 un pò più positivo.
Beh, in realtà il mio 2011 in corsa è stato un anno positivo come pochi, segnato dal record storico assoluto e relativo sulla distanza dei 42,195 km: tra qualche giorno l'uscita della classifica ufficiale della rivista Correre ufficializzerà quel che io già so, e cioè che a marzo scorso, dopo ripetuti tentativi andati a vuoto (ecco perchè record "relativo") sono sceso sotto le quattro ore nella maratona della Capitale, realizzando un tempo di gran lunga inferiore anche a Firenze, dove pure ero sceso sotto la soglia (ecco perchè "assoluto"). Come dire: un tempone del quale ho un orgoglioso ricordo ancora molto vivo!



Record che ho bissato anche sulla mezza distanza, realizzando il mio PB sui 21 km a Parabita (LE) proprio poche settimane fa, sugellando un periodo di forma straordinaria cominciato a metà ottobre, una decina di giorni dopo l'Arrancabirra di Courmayeur e che ancora continua, anche se ora mi sento nuovamente un pò in fase calante. Ed è normalissimo che sia così: cala la tensione, calano le motivazioni, cala anche un pochino la forma.



Nel frattempo ho corretto alcune lacune alimentari, passando quasi definitivamente ad una dieta vegetariana (non pura, per la presenza di latte, uova e pesce) che mi sta soddisfacendo come poche cose; ho messo definitivamente in soffitta, sempre da metà ottobre, anche le pochissime sigarette che avevo sciaguratamente ripreso a fumare dopo un lungo stop a causa di un periodo di stress psico-fisico (e ho buttato le chiavi della stanza dove neppure io potrò mai più ritrovarle). Recuperare la mia dimensione naturale, liberarmi da alcune situazioni nelle quali ho tanto investito in buona fede anche in termini umani e che mi hanno ripagato con un sonoro "calcio in culo", da una parte mi ha ferito, ma dall'altra mi ha ridato serenità e, come dico da un pò di giorni a questa parte, mi ha convinto definitivamente che bisogna "farsela" con gente allegra, di quella che Dio l'aiuta, se vogliamo che l'allegria della quale è portatrice contagi anche noi stessi e le nostre giornate.
Sì, insomma, il mio 2011, podisticamente parlando (e forse non solo), non è stato da buttare, anzi: mi ha fatto vivere momenti esaltanti, così come anche momenti di riflessione sui quali ho, appunto, riflettuto e tratto le mie conseguenze, applicandole alla realtà questa volta, perchè non rimanessero semplici teorie.
L'augurio che mi sento di fare a me stesso ed a chi voglio bene è quello di poter continuare su questa strada anche per l'anno che sta per entrare.
Auguri amici miei: podisticamente parlando (e, sì, non solo) Buon Anno a tutti noi!!!


martedì 27 dicembre 2011

lunedì 26 dicembre 2011

NATALE 2011 - *FOTOFILM*

Ore 9:00 - Inizia il mio Natale a Santa Caterina...a correre!!! Tempo brutto, pioggia e vento, ma da lontano, dal campanile della chiesetta di Santa Maria al Bagno arrivano le note dei canti di Natale: il mare è calmo, io sono sereno, la corsa è stupenda. Pochi km (8) a ritmo lentissimo, mi lascio cullare da questa atmosfera surreale. Ho ancora negli occhi lo stupore della mia piccolina che scarta i regali sotto l'albero...spettacolare!



ore 9:30...arrivato a Santa Maria al Bagno ai canti natalizi si aggiunge lo spettacolo del presepe galleggiante allestito dai residenti sulla spiaggia...a bocca aperta! ma pioviggina e la giornata è bruttina (peccato), così ripiego verso casa...



ore 12:30...mia figlia Francesca che "legge" la letterina con la poesia del Natale: ora capisco cosa dovevano provare i miei genitori quando al suo posto c'ero io. Ahhhh, quante cose "capirò" ancora, tempo al tempo!



ore 13...il pranzo di Natale con i parenti e le piccole pesti-nipoti che gironzolano per casa e il consueto scambio di auguri...



...il presepe in casa Spenga...



ore 19...la visita al bellissimo e suggestivo presepe vivente di Specchia (LE) - Foto della Natività...davvero bella!



ore 21:20 (in tempo reale, guardate l'orologio!!!)...la piazza di Specchia (LE), con il gigantesco braciere al centro che arde e scalda i cuori. W il Natale!

venerdì 23 dicembre 2011

Auguri amici Bloggers

Eccomi qui. Come promesso ieri, lascio per qualche minuto la mia cucina per chiudere con gli auguri di Natale il calendario dell'Avvento sul mio blog.
Sì, lo so! Il vero calendario dell'Avvento finisce domani, 24 dicembre, vigilia di Natale, ma se oggi (come lo scorso anno) ho ancora trovato 10 minuti di tempo per scrivere queste poche parole, domani sicuramente non potrò farlo, tra pranzi e cene di Natale da preparare. Quindi, a questo punto, non mi resta che augurarvi davvero un bel Natale, unico e speciale.
Altrettanto lo auguro a chiunque vogliate voi ed a tutti quelli che vi vogliono bene.
Io personalmente quest'anno il Natale lo dedico a tutti i miei lettori ed in particolare, tra questi (che non sono poi così pochi) a quelli meno timidi, a coloro che ti lasciano un commento, un saluto, una traccia della loro presenza.
Quando vi leggo mi sento come quando attraverso una via o una piazza durante una corsa, in un paese dove c'è un pubblico che incita e applaude: il cuore va in gola e l'adrenalina schizza alle stelle.
Magari sei un tapascione, ma in quei momenti ti senti un pò Baldini che entra nello stadio alla finale olimpica; magari sono un semianalfabeta, ma in quel momento mi sento il Paolo Coelho della situazione!
Tanti auguri amici miei Bloggers...a presto!!!

giovedì 22 dicembre 2011

Sognando un nuovo PB

Anche quest'anno il calendario dell'Avvento sul mio blog volge al termine. Considerato che la vigilia di Natale è "terra di nessuno" perchè, come saprete ormai, a causa del mio lavoro è la giornata più intensa dell'anno (seconda forse solo al cenone di S. Silvestro), questo potrebbe essere il penultimo post prima di Natale. E domani, l'ultimo.
Prendo l'impegno di trovare dieci minuti di pausa domani per fare a tutti gli auguri di buone feste. Intanto, per sicurezza, ho aggiornato il logo in alto, sempre meglio che niente alla fine e... qualche minutino guadagnato.
Ieri intanto causa maltempo ho dovuto rinunciare all'uscita all'aria aperta ed ho ripiegato per un'oretta di palestra, tra tapis roulant e step. Niente di eccezionale, più uno scarico che altro e forse era proprio quello che mi ci voleva in questo periodo di duro ed incasinato lavoro. Ora se ne riparla con tutta probabilità la mattina di Natale.
Comunque, se proprio ve la devo dire tutta, anche dal punto di vista lavorativo mi sento in forma, proprio quanto da quello podistico. Quest'ultimo trimestre 2011, notiziacce economiche a parte, ha segnato una forte inversione di tendenza rispetto ai precedenti: quest'anno il periodo delle feste non mi mette tanta ansia quanto in passato, sarà forse una questione di esperienza o di spirito positivo, ma ho giusto la tensione necessaria a rimanere concentrato e poco più. Merito, credo, di un approccio più scanzonato alla vita, in genere, nella consapevolezza acquisita che in fondo siamo sì artefici del nostro destino, ma fino ad un certo punto. (Poi arriva la Merkel e distrugge tutto, giusto per fare un esempio)
Così se fino a qualche settimana fa, a coronamento di uno splendido periodo di corsa, potevo fregiarmi di un nuovo record nella mezza maratona adesso, per quadrare il cerchio, sogno solo di poter registrare un altro bel PB, forse ancora più stimolante: quello di incassi, condito dalla soddisfazione di aver svolto al meglio il mio lavoro! Speriamo bene, io ce la metto tutta come sempre!!!
A domani ;)

mercoledì 21 dicembre 2011

Generale Inverno

Lui sa sempre cosa fare, evidentemente.
Lui, sì, proprio Lui, il Grande Capo.
Eh sì, perchè noi qua giù, invece, miseri miseri, a lamentarci del caldo fuori stagione, dello scirocco umido, delle temperature al sopra della media. D'altronde, noi poveri sciocchi, che fino a ieri contavamo 13-14 gradi di media giornaliera non curanti che fosse ancora autunno.
Era tutto scritto lì, invece, e Lui sapeva già cosa fare: oggi, 21 dicembre, primo giorno d'inverno e a soli quattro giorni dal Natale, ci svegliamo di colpo con 3 gradi. Roba da fare gelare il sangue nelle vene.
Questo pomeriggio l'ultima uscita prima del 25 l'ho fatta in palestra, a causa della pioggia gelida ed anche ora non oso mettere il naso fuori da casa.
Insomma bentornato, anzi benvenuto, Generale Inverno.
Puntuale come non mai quest'anno, nonostante noi.

martedì 20 dicembre 2011

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale, sarò breve.
Quest'anno colgo l'occasione della storia del calendario dell'Avvento sul mio blog per scriverti qui, così risolvo due questioni in un sol colpo: riempio questo spazio quotidiano, visto che oggi non ho proprio avuto neppure un secondo libero per pensare a qualcosa di interessante da scrivere e, giacchè mi ci trovo, ti faccio sapere cosa vorrei ricevere sotto l'albero.
Ti evito tutta la solfa annuale su quanto sono stato bravo e buono e su come lo sarò in futuro: è da quando sono nato che faccio il bravo e spesso sono così buono che qualcuno ogni tanto scambia la mia bontà per...eccessiva bontà, diciamo!
Il mio unico grande desiderio per il 2012 che sta per arrivare è di non essere più "frainteso" su questo punto. Buono sì, ma non fesso!
Quindi, se magari l'anno venturo, più o meno a questa data, dovessi cominciare la consueta letterina dicendoti che non sono poi stato così buono come al solito, mi raccomando, non "fraintendermi" proprio tu per primo, perchè vorrebbe dire che non hai esaudito il mio desiderio e quindi potrei arrabbiarmi per davvero questa volta.
Ti saluto e ti auguro buon lavoro visto che anche tu, in questo periodo, hai da correre parecchio. Apri gli occhi e vedrai che tutto andrà per il verso giusto. Ok?
A presto,
Giuseppe.

lunedì 19 dicembre 2011

A pensar male...

Esiste uno studio medico condotto dal dott. Pietro Trabucchi, sportivo e specialista nella psicologia applicata allo sport, che misura la propensione dell’atleta al superamento delle difficoltà insite nella disciplina che pratica. La capacità di resistere alle avversità esterne si chiama “resilienza psicologica”, mutuando con ciò la capacità dei metalli (resilienza, appunto) di resistere alle sollecitazioni fisiche.
Ho letto un interessante testo a proposito di ciò alcuni mesi fa e condivido la tesi del dottore, soprattutto quando sostiene che soffre di meno chi riesce a mettere in preventivo la difficoltà che verranno in modo che, quando ci si pareranno davanti, esse non siano vissute come eventi eccezionali ed assolutamente imprevisti, come qualcosa in grado di stroncare di netto la “marcia trionfale” che ci eravamo prefissati.
Insomma, volgarmente si potrebbe dire che “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”; e questa predisposizione alla sofferenza ci aiuta a vivere un pochino meglio o, paradossalmente, proprio a soffrire di meno.
Così, a pensar male, appunto, ieri sera ho guardato il calendario ed ho depennato tutti i giorni in cui, in teoria, gli impegni di lavoro e familiari mi avrebbero impedito di uscire a correre, da qui all’Epifania. Un disastro. Vissuto con serenità però, perché comunque da mettere in preventivo come ogni anno in questo periodo di superlavoro. Eppure…
Oggi, uno di quei giorni depennati perché alle 15 (dopo lavoro) sarebbe dovuta uscire mia moglie ed alle 20:30 c’era la cena sociale con tutti i compagni della società podistica per il consueto scambio di auguri natalizi, verso mezzogiorno ecco la notizia che non ti aspetti: mia moglie non esce più per un improvviso cambio di programma; lei può rimanere con la bambina ed io esco a correre al posto suo.
Morale a mille e 11,520 km guadagnati… come oro colato, come tre punti in zona Cesarini…come un +3 in media inglese…
A domani.

domenica 18 dicembre 2011

La Corazzata Potemkin è...

Ultima domenica prima del Natale, ultimi, ultimissimi scampoli di tranquillità: poi sarà il caos. Mi attendono le due settimane più incasinate dell'anno, lavorativamente parlando, e vista la congiuntura economica, mi tocca dire "speriamo che siano tanto caotiche".
Stamattina ho dormito un'oretta in più, avendo corso ieri pomeriggio mi sono permesso una mattinata senza sveglia. Adesso mi preparo per uscire e godermi una mezza passeggiata al mare con la famiglia, poi già dal primo pomeriggio mi toccherà una visita al centro commerciale per le prime (si fa per dire) spese e per l'organizzazione della cena e del pranzo di Natale, al quale seguirà cenone di fine anno e pranzo di Capodanno. Tutto secondo i piani.
Insomma, sale la tensione e si affacia un pò di apprensione nella mia cucina. Stasera mi tocca peraltro fare una ricognizione generale delle carte per il tesseramento FIDAL della nostra società, prima della cena con tutti i compagni, con il consueto scambio di auguri di domani.
Cene, pranzi...pranzi, cene...e il mio lavoro in primo piano.
Ho bisogno di fare un grosso respiro e cacciare fuori l'ansia. Ho bisogno di sfogarmi...

sabato 17 dicembre 2011

Il mare d'inverno/1



L’anno scorso, molto prima di oggi, avevo già inaugurato una specie di “sottodiario di bordo” (non fatemi dire rubrica, che mi sa tanto di rotocalco settimanale per sfigati), che avevo intitolato “il mare d’inverno”.
Al suo interno inserivo i post che più mi caratterizzavano durante la stagione fredda, quando la solitudine delle corse in riva al mare evocava scenari particolari o mi ispirava.
Forse è giunto il momento di inaugurare “il mare d’inverno 2012”, visto che, seppur fortemente ridimensionato da una temperatura calda ed umida quest’anno (ancora oggi + 13°!), questo pomeriggio ho rivissuto un’esperienza che da bambino, così come da grande, mi affascinava e ancora continua a catturare la mia ammirazione: la mareggiata.
Oggi ho corso per 12 km e 820 mt, in un pomeriggio partito con un forte vento di maestrale “e manciate di schiuma di mare” (grande, Max Gazzè!); sono arrivato in 1h 11’, zuppo di sudore ma soprattutto di salsedine. In alcuni punti avrei voluto avere con me la macchinetta fotografica per immortalare meglio le maestose colonne d’acqua che si sollevavano in aria, spinte dal maestrale, ma sono riuscito a fermare nel tempo solo un paio di situazioni alla partenza, in un punto (le Quattro Colonne, a Santa Maria al Bagno) dove peraltro la tempesta non dava il meglio di sé, pur essendo abbastanza forte.
Quando ho finito di correre ormai era praticamente buio, il vento era anche calato un po’ di intensità (ora, mentre scrivo, rinforza di nuovo), ma il mare era ancora parecchio incazzato. E stanotte, c’è da giurarlo, non dormirà.
A domani.


venerdì 16 dicembre 2011

THAT'S AMORE

A volte le cose accadono e, prese singolarmente, non diamo loro il giusto peso. Magari restano lì, in un remoto angolino della nostra mente e la maggiorparte di esse lì ci rimangono per sempre, dimenticate.
Poi invece sentiamo, vediamo, viviamo qualcosa che ci riporta ad esse, ed ecco che ritornano, riaffiorano dal loro anonimato e fanno il cosiddeto "paio" con qualcos'altro.
Domenica scorsa, mentre correvo la mezza maratona di Corigliano, mi sorpassa a metà gara circa un signore dai capelli bianchi, avrà avuto almeno vent'anni più di me. A parte il fatto di essere superato da un sessantenne (che ci sta tutto!) questo signore aveva una scritta sulla maglietta: "Io corro per amore".
Inutile dirvi che in un'altra situazione avrei curiosamente chiesto spiegazioni; ma in questa qui, meglio evitare.
Oggi apro una rivista specializzata di running e vedo le prime locandine della prossima Maratona di Roma (marzo 2012), semplicemente fantastiche: lo slogan è "That's Amore" e l'immagine ritrae diversi runners che si scambiano baci e gesti d'affetto proprio sotto l'arrivo.
E così mi riaffiorano i ricordi delle maratone e delle uscite podistiche varie in giro per l'Italia, così come i post che li descrivono, quando dico spesso che la mia corsa "è essenzialmente poesia".
Beh, la verità è che queste due immagini, la scritta sulla maglietta e la locandina fanno il paio con il sentimento che mi spinge a correre, cioè l'amore, nelle sue varie forme, a volte spontanee, altre volte un pò più complicate.
Ed a volte, proprio come in amore, anche nella corsa ci sono momenti esaltanti ed altri meno, altri ancora in cui si tocca il cielo con un dito, altri in cui si sprofonda nella delusione. L'importante è farsi sempre trovare pronti alla partenza e, possibilmente, all'arrivo.
Come dire...That's Amore!
A domani.

giovedì 15 dicembre 2011

Pensiero stupendo

Il post di oggi è tutto in un'immagine, che ho appena trovato sul web e che rappresenta come io mi sento in questo periodo della mia vita, come correre mi aiuti da sempre a non mollare, a sentirmi davvero vivo, a sapere, ad avere una certezza, che chiunque incontri sul mio cammino durante la giornata, qualsiasi cosa succeda, chiunque provi a mettere i bastoni tra le ruote della mia marcia...beh, quasiasi imprevisto accada o possa accadere, alla fine trovo sempre un momento da dedicare a me stesso e per gridare al mondo intero che tutti coloro che non ci stanno possono andare colossalmente a fare in c***!!!
A domani :)

mercoledì 14 dicembre 2011

Come volevasi dimostrare

Oggi era una di quelle uscite che un po’ per orgoglio un po’ per tenere fede ad un impegno preso ho portato a termine, ma che all’atto pratico avrei volentieri fatto a meno di sostenere: alla partenza sentivo ancora fastidio al polpaccio destro ed anche il ginocchio non era al 100%. Se non avessi dovuto compiere una “missione”, credo proprio che mi sarei fermato ed avrei rinunciato dopo poche centinaia di metri, scegliendo un altro giorno di ulteriore riposo.
Stamattina mi sono ritrovato invece al centro, tra l’entusiasmo di mia moglie che ha ripreso a correre da un paio di mesi in qua e che di buonora mi aveva comunicato con fierezza di essere riuscita già a percorrere 14 km e la mezza delusione di Stefania, una nostra amica, che invece di ritorno dalla “memorabile impresa” (corrono assieme il lunedì) aveva scoperto, ricontrollando il percorso su Google Map che di km in realtà ne avevano percorsi “appena” 12 (alla faccia, comunque, n.d.r.).
Per tagliare la testa al toro, ripercorrendo mentalmente la strada effettuata, io avevo sentenziato che avevano percorso poco meno di 13 km, ad occhio e croce.
Così questo pomeriggio sono uscito con la promessa di andare a testare di persona, correndo sulla stessa strada, con al polso il mio Garmin GPS. Non potevo, quindi, tornare senza numeri!
La distanza finale è stata di 12 km e 760 mt., cioè poco meno di 13 km. In fisica si sarebbe detto: CVD, “come volevasi dimostrare!!!” :))
Saluti, a domani!

martedì 13 dicembre 2011

Il tagliando

Secondo giorno consecutivo di stop dopo la bella 21 km di domenica scorsa a Corigliano. Accuso un leggero affaticamente generale alle gambe, dovuto con ogni probabilità ad una eccessiva quantità di acido lattico accumulatasi nel corso della gara, anzi, nel corso della rincorsa al pacer dell'ora e quaranta!
In particolare, poi, ho un indolenzimento proprio sotto il polpaccio destro, appena sopra il tendine, ma non chiedetemi di andarvi a cercare di che muscolo si tratta, perchè in questo momento non ne ho prorpio voglia. Tanto, altre 24 ore di riposo e qualunque muscolo mi faccia male, passerà!
E' così che da sempre "curo" i miei acciacchi podistici: col riposo. Sono assolutamente convinto, davvero fin dal primo giorno, che il modo migliore per ottimizzare la propria "carriera" e correre un pochino più della media sia, paradossalmente, correre un pò di meno. Solo i grandi campioni, i fuoriclasse, quelli che la natura ha dotato di fibre muscolari di un certo tipo e, magari, coloro che ogni tanto fanno uso pure di qualche "integratore" (diciamo così), solo loro possono permettersi di uscire tutti i giorni o addirittura, anche più volte al giorno.
Tutte gli altri, semplicemente, si rompono.
Io grazie al Cielo non mi sono ancora mai rotto. Il mio segreto? Faccio "il tagliando" ogni 1.000 km!
A domani.

lunedì 12 dicembre 2011

OVVIETA' CERCASI

Come ogni buon TG4 che si rispetti, quando proprio non c'è niente di più interessante da evidenziare, o almeno così fanno finta che sia, oggi parliamo di ovvietà.
Già, perchè in questi giorni generalmente ogni anno si ripete il rito della notizia di punta di certi TG: il gran freddo e "la morsa di gelo" che attanaglia l'Italia (e giù a rioprendere impietosamente gente imbacuccata all'inverosimile, che spala cataste di neve... o auto bloccate sull'autostrada del sole, rigorosamente "coperto"...); oppure un'altra notizia che buca (...il cervello di chi l'ascolta!) è l'influenza, di tipo A, B, suina, aviaria, ma comunque basta che si tratti di "pandemia"; infine, giusto per non farsi mancare proprio nulla, il consueto servizio sui regali di Natale o sulle novità dei pupi da Presepe napoletano...
Volendo pescare nel festival delle ovvietà, non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Quest'anno c'è una difficoltà in più, oltre a quelle che già la quotidianità ci offre: stamattina a Nardò c'erano 17 gradi, uno scirocco ed un'umidità assurda. Sono tutti sani come dei pesci, in giro a maniche corte e canottiera, manco fosse ferragosto. Si sono sciolti anche i ghiacciai perenni che fanno da sfondo alla grotta del Bambinello. Il bue e l'asinello cercano lavoro anche loro!
Come dire, c'è crisi...anche di ovvietà!

domenica 11 dicembre 2011

1h 41' 55"



Cominciamo col dire che ieri ho saltato l’aggiornamento quotidiano del blog che mi sono imposto da qui alla vigilia di Natale. Ma, proseguendo, mi tocca dire pure che di giornate sfigate come quella di ieri a mia memoria ne ho vissute davvero pochissime nella mia vita. Ieri sera, tornando a casa, tardi, non avevo davvero né voglia né energie per scrivere alcunché, per cui, anziché un’ inutile “buonanotte”, forse è stato meglio rinviare tutto a oggi. Quindi, questo post vale doppio!
Vale doppio anche il risultato della mezza maratona di Corigliano d’Otranto corsa stamattina: 1h 41’ 55”, un tempo che mi soddisfa, che non è il mio PB (conquistato solo tre settimane fa a Parabita), ma non è neppure male, anzi, risulta meglio di Collepasso (corsa due settimane fa). Insomma, tre mezze in un mese e con questi bei tempi penso proprio che possano bastare per chiudere alla grande un anno podistico del quale, con ogni probabilità, sfiga permettendo, parlerò più avanti, a ridosso dell’anno nuovo.
Una bella mezza quella di stamattina, dicevo, corsa con una concentrazione ed un’intensità giusta. Il PB non è arrivato per diversi motivi, credo: primo, la temperatura impossibile, un sole pungente, nei tratti soleggiati c’erano almeno 16-18 gradi (!!!) e soprattutto un’umidità spaventosa che tagliava il fiato. Prima della partenza era così umido che sembrava avesse piovuto durante la notte, si sudava davvero tanto lungo il percorso, tra l’altro come sempre molto bello e suggestivo. L’inverno può attendere ancora!
Secondo errore della giornata è stato aver seguito i Pacer dell’ora e quaranta, che a Parabita avevano fatto la mia fortuna, ma che oggi secondo me un pochino mi hanno danneggiato: intanto li ho seguiti dal primo km, mentre in passato li presi dopo 3-4. Poi, se tra i due Pacer c’erano due minuti di distanza ed il secondo ha tagliato il traguardo ad un’ora e quaranta (cioè un paio di minuti prima di me), vuol dire che il primo dei due aveva un ritmo inadeguato, troppo forte di sicuro. Avrà chiuso ad uno e trentotto-trentanove minimo. Il problema è che io ho seguito il primo (!!!) fino al 14° km, poi l’ho dovuto mollare perché mi stava sfiancando e rischiavo il ritiro! Al 16° mi ha agganciato il secondo, ma ormai la frittata era fatta ed io non ne avevo più. Ho perso anche quello ed in non più di tre km, quelli finali, mi ha dato praticamente due minuti!
Bah. Sti Pacer! Ma lo dico simpaticamente, ci mancherebbe. Non si può avere tutto e tutto insieme, quindi mi godo il mio tempo più che buono e la prossima volta cercherò di tenere un’andatura un po’ più prudente e meno spregiudicata. In parte, infatti, è stata colpa mia che mi rendevo conto e non facevo nulla per limitare i danni e quando l’ho fatto era troppo tardi, ed ho pagato.
Adesso credo che me ne andrò a dormire appena appena, perché, come dice Forrest (Gump), dopo un’altra bella cavalcata, forse l’ultima su questa distanza per quest’anno e prima di cominciare la preparazione per la maratona primaverile, ora come ora…comincio a sentirmi un po’ stanchino!
A domani!

venerdì 9 dicembre 2011

Scarico

Avrei potuto stupirvi con i classici effetti speciali, raccontandovi di un venerdi sera podisticamente sensazionale. Ed i presupposti c'erano tutti: lungomare, luna piena, temperatura quasi ideale, se non fosse che il vento di scirocco, anche abbastanza sostenuto, alla fine rendeva come sempre tutto e tutti abbastanza sudaticci ed appiccicosi. Vabbè, vento di scirocco a parte, era tutto perfetto per una grande serata di corsa.
Anche il mare, gonfio e incazzato al punto giusto, avrebbe fatto da sfondo al racconto, tanto era spumeggiante nelle sponde esposte a sud, laddove la schiuma bianca diventava color argento al chiarore della luna. E che luna, ragazzi! Dire semplicemente "luna piena" non rende abbastanza: il lungomare in alcuni tratti si illuminava a giorno e potevi distinguere ogni singolo piccolo particolare della strada che ti scorreva sotto i piedi, dei pini i cui rami più bassi ti accarezzavano al passaggio quasi volessero solleticare la tua voglia di spingere sull'acceleratore e dare tutto te stesso.
Stasera scarico. 8 km a ritmo lento e rilassato. Troppa poesia mi circondava per spingere e non farmi cullare dagli elementi della natura accanto a me. Era lo scarico che cercavo, che volevo, che desideravo per arrivare alla mezza di domenica prossima in perfetto stato di forma.
Tenterò il secondo PB della stagione sulla mezza distanza, mi sbilancio. A domani.

giovedì 8 dicembre 2011

Benvenuta Primavera

Dopo i bei 10 km di ieri, oggi ho deciso di prendermi una intera giornata di festa, senza sveglia, nè orari prestabiliti, nè impegni. Niente numeri e calcoli.
Stamattina appena sveglio me ne sono andato un paio d'ore in giro per le campagne, da solo, in un grande uliveto a raccogliere verdure selvatiche che comunque mi serviranno per la cucina, da domani, e mi sono accorto fin da subito che il sole era particolarmente luminoso. E non era solo l'effetto novità, dovuto cioè al fatto tutti i giorni alle 10 io sono comunque chiuso nel negozio e quindi non ho termini di paragone: erano anni che comunque non vedevo una luce solare così splendente.
Questa luminosità è sicuramente la cosa che mi è rimasta maggiormente impressa oggi ed ha accompagnato tutta la mia giornata, mattinata e pomeriggio: oggi c'era un sole incredibilmente brillante dalle mie parti che ha fatto il paio con una temperatura record per l'Immacolata: 18 gradi alle ore 13. Pare che a Santa Maria, in spiaggia, un paio di persone siano state persino viste tuffarsi ancora in acqua.
Come dire, benvenuta primavera!

mercoledì 7 dicembre 2011

Il Presepe vivente

Dio salvi la regina...delle discipline olimpiche!
Oggi alle 15 ero il classico esempio di un uomo ridotto ad uno straccetto, stanco e sfinito, sia mentalmente che fisicamente.
Otto ore di fila come quelle di stamattina avrebbero sfinito chiunque. Quando dico che andare a correre per me rappresenta un esercizio "riposante" intendo proprio questo: smettere i panni del lavoro ed andarmi a concedere un'ora di corsa è spesso una liberazione, è quanto di più rilassante possa esserci al mondo. Chi non ha mai corso ancora oggi si chiede come faccia a sostenere questo ulteriore sforzo di giornata, non riuscendo a capire che, invece, sortisce l'effetto esattamente opposto.
Oggi 10 km netti in 51'05", in un paesaggio bucolico alla periferia della città, proprio dietro casa mia, in contrada Farina. Tra tumi, vegetazione spontanea, macchia mediterranea, ulivi e l'immancabile gregge di pecore che è una costante quando si decide di optare per questo percorso campagnolo.
Insomma, la vigilia dell'Immacolata e...il presepe vivente.
A domani.

martedì 6 dicembre 2011

Vigilie

C'è sempre una certa tensione che serpeggia nella mia famiglia alla vigilia di una vigilia. Sembra un gioco di parole, invece è tutt'altro che un gioco: è il mio lavoro, così come quello di chi gestisce una cucina e deve fare i conti con pranzi e cene delle vigilie delle feste.
Domani, giorno della vigilia dell'Immacolata, è il primo importante appuntamento di questo fine anno. Si aprono ufficialmente le festività natalizie e, come già detto all'inizio, un pò di nervosismo oggi e fino a domani mezzogiorno sta nell'ordine naturale delle cose.
Oggi abbiamo ultimato gli addobbi natalizi (ghirlanda e il presepe nella foto, in vetrina) per presentarci comunque pronti alla clientela e questo pomeriggio abbiamo cominciato a preparare.
Preparo...ergo non corro!
Già infatti un pò per scelta ed un pò per necessità nè ieri nè oggi sono uscito a correre: in realtà avrei potuto farlo stasera, ma ho preferito concedermi qualche altra ora di riposo, anche perchè domenica scorsa ho accusato per la prima volta dopo alcune settimane un pò di stanchezza nelle gambe e voglio comunque presentarmi al meglio all'appuntamento di domenica prossima con la mezza maratona di Corigliano d'Otranto.
Se tutto va bene, domani dovrei comunque trovare un paio d'ore di tempo, magari dalle 15 alle 17, per concedermi una bella corsa defaticante lungomare.
Tutto questo...vigilia permettendo!
Ne riparliamo domani.

lunedì 5 dicembre 2011

La vedo nera

Oggi ci ho pensato diverse volte: questi provvedimenti anticrisi del governo mi spaventano un pò, lo ammetto. Negli ultimi due o tre anni ho notato uno scadimento generale delle mie (nostre?) condizioni di vita, intesa dal punto di vista qualitativo, e nonostante non possa dire di aver diminuito notevolmente gli introiti della mia attività (parlo di fatturato medio annuo) sicuramente se prima riuscivo ad arrivare tranquillamente alla cosiddetta fine del mese, adesso davvero faccio fatica. Molta.
Mi chiedo, se ora ci viene chiesto un nuovo ed ulteriore sacrificio, come farò a chiudere i conti almeno in pareggio. E mi chiedo, pur non essendo io un economista, come sia possibile riprendersi da una crisi economica senza puntare la maggior parte delle misure sulla spinta alla crescita: è un pò come se un podista volesse migliorare le proprie prestazioni e, anzichè puntare su allenamenti brevi e veloci, magari inserendo qualche serie di ripetute, appesantisse i suoi muscoli ulteriormente con delle zavorre.
Questo Natale io spenderò meno, molto meno degli anni precedenti: niente per addobbi, pochissimo in regali (pochissimo) e meno che meno in abbigliamento. E non per risparmiare, ma per pagare le bollette, prima fra tutte l'assicurazione del mezzo che utilizzo per lavorare (il furgone) e non per andarmene a spasso, aumentata di 150 euro ogni sei mesi. Crescerà l'assicurazione e moriranno i venditori di regali, addobbi e abbigliamento. Che a loro volta potrebbero privarsi della cena della vigilia di Natale. (ed il cerchio si chiude)
In questo modo anche un profano dell'economia come me non può che dedurre che, facile ottimismo a parte, andrà sempre peggio.
Mi spiace di aver occupato un posto che dovrebbe essere dedicato alla corsa ed allo sport per parlare di queste cose, ma sono quelle che oggi maggiormente hanno caratterizzato i pensieri della mia giornata ed è giusto, forse, che in questo calendario dell'Avvento una parte, anche se piccola, venga destinata alla cronaca di questa quotidianità non proprio idilliaca.
A domani, sperando che l'umore sia un tantino migliore.

domenica 4 dicembre 2011

La sindrome di Peter Pan

Non faccio parte, da sempre, di coloro i quali aspettano la domenica per rilassarsi. Anzi, spesso e volentieri la domenica si trasforma nel giorno più stressante della settimana. Il problema è che il settimo giorno, anzichè riposarmi dopo una settimana di duro lavoro, cerco di concentrare invece tutte le cose che altrimenti non potrei mai permettermi di fare con i normali orari della vita quotidiana.
Capita un pò come quando si è bambini e si fa una fatica incredibile a tirarsi giù dal letto la mattina per andare a scuola, salvo svegliarsi la domenica mattina alle 6 in preda ad una frenesia da gioco, una specie di gioia irrefrenabile che ci faceva balzare giù dal letto per farci ritrovare come per magia già in sella alla bici, pronti a conquistare il mondo. Alzi la mano chi non ha provato almeno una volta questa sensazione nella propria adolescenza.
Mi sento un pò bambino quando la domenica mattina la sveglia suona alle 6.30, almeno un'ora in anticipo al sabato precedente ed al lunedi successivo, e dopo pochissimi istanti, senza il minimo tentennamento, sono già con le mie Mizuno ai piedi. Stamattina ho corso per 14 km. in 1h e 21'. Alla grande!
Ed altrettanto bambino mi sento quando al ritorno sveglio tutta la famiglia per uscire il prima possibile da casa, e così dopo pranzo, e così ancora nel pomeriggio, finchè al tramonto non scende quel velo di malinconia e comincio a ripensare alla settimana che mi attende. E la favola svanisce, smetto i panni del bambino, e ritorno al mondo dei grandi.
Pensare che domani comincia la settimana dell'Immacolata, praticamente cominciano le feste natalizie. Una volta, da bambino, aspettavo impaziente le feste. Adesso, ahimè, tra manovre finanziarie e lavoro, credo proprio che tra qualche ora la festa la faranno...a me!!!
A domani.

sabato 3 dicembre 2011

Corro dietro alla mia stella


Dopo un post abbastanza lungo ed articolato come quello di ieri non è facile tener botta al mio calendario dell'Avvento ed aprire una casellina, quella di oggi 3 dicembre, nel tentativo di trovarci qualcosa di interessante da condividere.
Tanto più che oggi è una giornata di riposo dal punto di vista podistico, che oggi è sabato e che...domani non si va a scuola!
Battutacce a parte, forse qualcosa di veramente interessante c'è in questo fine settimana, almeno nella mia provincia. Io stasera corro... "a prendere una stella"!

"Il 3 e 4 dicembre 2011, i volontari e le volontarie della Lilt di Lecce saranno in piazza, in occasione del tradizionale appuntamento della “Giornata della Speranza”, giunto alla XX edizione, con la vendita delle “stelle di Natale”.
Un'iniziativa per raccogliere fondi e in cui saranno coinvolti tutti i Comuni della provincia. Inoltre, al fianco della Lilt, saranno presenti volontari di molte altre associazioni di volontariato che da sempre collaborano con la Lilt".

venerdì 2 dicembre 2011

La dieta "Varenne"



C’è una cosa che non vi ho ancora detto ed alla quale attribuisco, senza peraltro nessuna base scientifica sia chiaro, il mio stato di forma medio alto delle ultime settimane: sarà, ma da quando ho deciso di darmi ad una dieta molto più vegetariana, le cose sono migliorate tantissimo.
Tutto è iniziato circa un mese fa, quando postai la mia intenzione di iniziare un mini ciclo di dieta che chiamai provocatoriamente (e molto liberamente) “Ramadan”. Intendevo una riduzione parziale del consumo di carne rossa, che poi applicai giorno dopo giorno. Ma da lì sono andato un po’ oltre: ho limitato il consumo di carne, e non solo rossa, ma anche bianca, pollame e tutti i suoi derivati più lavorati (salumi soprattutto) alla sola domenica, eliminandola completamente dai restanti sei giorni della settimana. In maniera rigorosissima.
Alla carne ho sostituito un moderato (ma anch’esso non eccessivo) consumo di pesce e soprattutto frutta e verdura in grandi quantità, ad iniziare dalla prima colazione (frutta) per finire con la cena (verdura ed ortaggi, crudi).
E, dicevo, sono andato ancora oltre: ho ridotto anche il consumo di pane bianco, anzi, l’ho eliminato a favore di quello integrale, compresi biscotti, crackers e tutti i derivati delle farine bianche e dei prodotti da forno lievitati (comprese pizze e focacce).
Infine, siccome volevo farla completa e, giacchè c’ero, cominciavo a prenderci gusto ed a voler sperimentare cosa poteva succedere alle mie prestazioni sportive ed alla qualità della mia vita, ho eliminato anche gli zuccheri, compreso il fruttosio, che avevo già da tempo sostituito allo zucchero bianco raffinato. Quindi, caffè amaro, latte non zuccherato, ecc. ecc.
La fatica maggiore nel mantenere la regola sta proprio negli zuccheri, ma non è una questione di golosità, bensì, mi sono accorto, di opportunità: non avete idea di quanti cibi “insospettabili” contengano zuccheri e sciroppi vari al loro interno. Impressionante a fine giornata quanto cavolo di zucchero ingeriamo!!!
Seguo questa dieta da circa tre settimane, da due in maniera molto stretta, ed ho intenzione di portarla avanti almeno fino all’11 dicembre prossimo, la data della mezza maratona di Corigliano.
Nel mezzo sono arrivati il PB alla mezza di Parabita, un ottimo tempo in quella di Collepasso la domenica successiva; mi sto allenando alla grande per la prossima mezza, con tempi di recupero insperati fino a qualche settimana fa ed uno stato di forma fisica e soprattutto pscicologica eccezionale. Mi sento sereno e quasi mai nervoso. Ho sconfitto ogni senso di gonfiore e non ho più rigurgito acido da giorni ormai, nonostante mi sia concesso qualche frittura e nonostante la mia ernia iatale. Sento un tono muscolare ottimo, che cresce anziché diminuire, e si definisce anche un pochino.
Vediamo come va avanti, ma per adesso va alla stragrande. Ho letto tante cose sul vegetarianesimo, alcune allarmanti, sulle possibili conseguenze in carenza di vitamine di alcuni gruppi ( B in special modo) e alcuni esperti mettono in evidenza il possibile scadimento delle prestazioni sportive o del tono muscolare, dovuto ad un ridotto apporto di proteine. Se dovessi accusare qualche sintomo anomalo, sospenderò immediatamente, per quanto comunque non mi faccia mai mancare quantità e qualità di cibo, innanzitutto.
Per questo motivo, sotto il titolo del blog, da un paio di giorni ho aggiunto una bella frase che descrive questo mio periodo alimentare e che riassume una cosa che anch’io, nel mio piccolo, penso su queste ultime considerazioni. Riassumendo, chissà se Varenne, il più veloce cavallo da corsa mai esistito al mondo, amava nutrirsi di bistecche con osso, di toast al bacon e di crostata di mele!
Stasera ottima uscita: 10,5 km in 57' netti. Doccia e... insalatona di cicorie e finocchi crudi, due fette di pane integrale, aceto e olio extravergine d'oliva (di produzione propria), tre alici al sale sempre condite con olio su un'altra fetta di pane integrale, una grossa mela. Scusate se fa schifo!?
A domani.

giovedì 1 dicembre 2011

Calendario dell'Avvento 2011

Allora, ragazzi, l'immagine di sfondo del blog parla chiaro: primo dicembre, primo giorno del calendario dell'Avvento che ci accompagnerà, come ogni anno, da qui alla vigilia di Natale.
Non avendo mai avuto un vero e proprio calendario dell'Avvento, non facendo parte delle tradizioni del mio posto, da un pò di anni a questa parte utilizzo il mio blog personale per questo rito: ogni giorno pubblico un post, da qui alla vigilia. E' come aprire la casellina del calendario e trovarci qualcosa dentro, almeno per chi mi vuole seguire. Ormai chi mi legge questa cosa la sa. E sa pure che dicembre per me è il mese più incasinato dell'anno, così come per chiunque gestisca un ristorante, una gastronomia, un catering... proprio come me.
Tornando a casa la sera, per lo meno finchè sarà ancora possibile distinguere la sera dalla mattina, e viceversa, sarà una impresa trovare le energie per concentrarsi a scrivere qualcosa di interessante, ma è un esercizio che voglio fare per non perdere l'abitudine di dedicare almeno qualche minuto al giorno a me, a fare una specie di "punto della situazione".
Oggi non sono uscito, tanto per cominciare (...male), ma lo farò domani. In compenso posso postare la mappa del percorso che ieri sera, solo soletto, dalle 21 alle 22, mi sono corso sul lungomare: 11 km e mezzo con continui saliscendi, ricercati, e continui cambi di ritmo, a sancire che il buon momento di forma che sto attraversando continua. A domani.