"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

domenica 29 aprile 2012

CORRERE GALATINA 2012

In una calda, anzi caldissima domenica di fine aprile mi sono concesso questa gara da 10 km per sciogliere un pò le briglie e vedere se ancora ero in grado di dire qualcosa anche sulla corta distanza, viste le ultime uscite abbastanza lunghe di preparazione alla maratona di domenica prossima a Fano. Ne è venuta fuori una bella giornata di sport, in compagnia di tanti amici, alcuni dei quali mi hanno accompagnato praticamente da casa, altri, tanti, incontrati sul posto. Questi ultimi stanno diventando sempre di più e questo mi conforta, perchè vuol dire che la corsa unisce, rinsalda, crea socialità, amicizie e nuove conoscenze, spinte anche da strumenti come questo blog e social network vari. Bene! Sono proprio contento. Avanti con la cronaca della giornata allora e...alla prossima :))



A Galatina stamattina c’erano proprio tutti per il primo appuntamento della stagione con il Salento Tour, il circuito podistico provinciale Fidal che da diversi anni ormai anima la bella stagione podistica salentina.
Un antipasto d’estate in questa giornata di fine aprile con temperatura di 28 gradi, sole pieno e percorso molto bello ha caratterizzato la terza edizione della Correre Galatina, gara podistica sui canonici 10 km, partecipata da circa 650 atleti al via, rappresentanti di ben 56 società podistiche, la maggior parte delle quali delle vicine province di Lecce, Brindisi e Taranto, con la partecipazione straordinaria di tre società di fuori regione.
La gara maschile è stata vinta da Giuseppe Piccirillo (cat. MM40) che corre per la ASD Tre Casali S. Cesario col tempo di 33’49”; secondo Iran Ponzetta (cat. TM) per la G.P. A13 Alba Taurisano e terzo classificato Tanji Hassan (cat. TM) per la Podistica Tuglie.
La gara femminile se la aggiudica invece Alessandra Resta (ASF) per la Alter Atletica Locorotondo col tempo finale di 39’24”; seconda arrivata è Paola Bernardo (TF) che corre per i colori dell’Amatori Corigliano e terza Maria Gargiulo (MF50), C.U.S. Lecce.
L’Asd Sport Running Portoselvaggio ha partecipato con tre atleti al via: si tratta di MASSIMILIANO MARINACI (MM40) che completa i 10 km in 42’29”, GIUSEPPE SPENGA (MM35) col tempo di 46’39” e MASSIMILIANO CARROZZO, all’arrivo in 51’57”.



Per le ***CLASSIFICHE UFFICIALI***, rilevate col sistema del microchip da Cronogare consultare il sito www.cronogare.it e questo LINK: http://www.cronogare.it/classifiche-gare-podismo/2012/galatina/classifica-finale.pdf

Per le ***FOTO*** della giornata, ulteriori commenti ecc. consultare invece il dettagliatissimo sito dell’associzione VILLA ABACUS (www.villaabacus.it) a questo LINK : http://www.villaabacus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=270:parte-da-galatina-il-primo-qsalento-tour-2012q&catid=49:strada&Itemid=48



venerdì 27 aprile 2012

Punto interrogativo

E' da un pò di giorni ormai che non aggiorno il mio blog, anche se i miei più attenti lettori si saranno certamente resi conto che il conta kilometri ha continuato comunque a scorrere. Già, perchè secondo me ci sono dei lettori di questo blog e tra quei disperati c'è pure chi si cura del mio conta kilometri! Ma andiamo avanti... In realtà la sera arrivo sempre particolarmente stanco e sento un forte bisogno di andare a riposare: sarà la primavera, che come ogni anno mi debilita un pochino; sarà anche la fine di una parabola che da qualche settimana così tanto ascendente non è più e che si concluderà tra meno di nove giorni, ormai, con la mia ottava maratona, la COLLEMAR-ATHON. Ormai ci sono davvero, sono pronto. E sento che questa maratona potrebbe rappresentare a modo suo la chiave di volta della mia esperienza podistica: non so perchè, ma da questa corsa mi aspetto delle sensazioni nuove, che non sono nè la novità assoluta della prima esperienza (Parabita-LE), nè la sfida con me stesso del PB da portare a casa a tutti i costi (Roma tre anni consecutivi) e neppure la città d'arte mai visitata da percorrere di corsa (Firenze). Non c'è neppure la goliardia o la scanzonatezza dell'Arrancabirra, per quanto come in quella occasione saremo in dieci amici a partire e comunque il divertimento sarà assicurato. No, credo che qui ci sia qualcosa di diverso in gioco stavolta. C'è la purezza di volerla chiudere e godersela a prescindere dal tempo, con la consapevolezza di stare affrontando una maratona non al 100% delle condizioni fisiche, un percorso molto molto impegnativo dal punto di vista dell'altimetria, ma che proprio per questo può dare lì, sul posto, quegli insperati stimoli giusti per fare invece un gran tempo ed una grande maratona. Non so se riesco a spiegare. C'è un enorme punto interrogativo, anche per quello che ne seguirà. Perchè dopo questa maratona vorrei cambiare aria, fare qualcosa di diverso, cercare e trovare nuovi stimoli: probabilmente (mi sbilancio) fuori dalla strada, fuori dall'asfalto e fuori dalle canoniche misure...ma adesso è troppo presto per pensarci. Adesso devo rimanere concentrato e portare a casa non solo una nuova medaglia, ma soprattutto una grande esperienza. Ne riparleremo quando sarà il momento opportuno.
Alla prossima!


(Oggi a Santa Caterina - 12,810 km)

venerdì 20 aprile 2012

Pane, acqua e fermenti lattici

Certe volte è proprio così che va: anche un podista è bene che si fermi e torni indietro.
Questo post si apre un paio d'ore prima di quello precedente: sono le 4 di domenica notte, quella che precede la mattina dei 38 km e mezzo. Io e mia moglie ci svegliamo a causa del forte pianto di mia figlia che si lamenta per un improvviso mal di pancia. Sarà solo l'inizio, per lei, di due giorni di un virus che l'ha fatta rimettere tanto e stare male; per me, saranno apparentemente soltanto due ore o poco più di insonnia fino al suono della sveglia delle 6:15.
Ecco l'antefatto al lunghissimo di domenica scorsa. Non l'avevo raccontato perchè, nonostante potessi "ricamarci su" una storia fatta di stanchezza e condizioni della vigilia non proprio favorevoli per correre un lungo, alla fine era andato tutto bene ugualmente e quindi mi sembrava un dettaglio irrilevante. ma a volte sono proprio i dettagli che fanno la differenza. Proseguiamo.
Sta di fatto, dicevo, che quel virus appena 24 ore dopo passerà da Francesca a mia moglie e il triangolo delle Bermuda si chiuderà con il sottoscritto, naturalmente: mercoledi scorso, ore 15, smetto di lavorare e me ne vado a correre nelle campagne di Nardò. Non devo fare molto, appena 8 km o poco più, ma c'è qualcosa che già non va nel mio stomaco, un pò in subbuglio. Così al ritorno, subito dopo la doccia, il sospetto diventa realtà: crampi diffusi, freddo e febbricola. Frittata fatta!
Due giorni di quasi digiuno, a "pane, acqua e fermenti lattici", non sono certo l'alimentazione consigliata per recuperare dopo 38 km e mezzo. Questo stop non ci voleva, francamente, a due settimane dalla maratona di Fano. Ma anche di questo non mi va di lamentarmi più di tanto.
In fondo, a pensarci bene, poteva andare peggio: stasera, anche se ancora non mi sentivo al 100%, ho deciso di uscire ugualmente e vista la pessima serata di pioggia e vento ho voluto ripiegare in palestra. Tapis roulant: tre serie da 15 minuti intervallate da una bella cyclette di 15 minuti. Una super sudata e, spinto da un'ora "corsa" in contemporanea alla lezione di aerobica, anche di bella musica! Diciamo che me la sono cavata con 24 ore di stomaco in disordine e ossa rotte, ma adesso punto tutto su una tranquilla volata finale.
Anche questa è fatta, anche questa è stata raccontata.
Alla prossima.


domenica 15 aprile 2012

38 kilometri e mezzo

(Portoselvaggio- Nardò)


Ormai è chiaro che siamo su un'altalena meteo: chiudo il post di ieri sera con una situazione disastrosa, con pioggia e vento forte e morale in picchiata; stamattina la sveglia suona alle 6:15 e mi ritrovo con una splendida alba domenicale che filtra nella stanza e mi chiede a gran voce di levarmi dal letto, indossare le mie Nike e uscire a completare quel lunghissimo che a circa 20 giorni dalla gara manca per stare più o meno a posto con la preparazione per la prossima maratona. Ora, mentre scrivo, il vento rinforza di nuovo e le previsioni promettono pioggia e temporali in nottata sul Salento. Bisogna farsene una ragione, dicono sarà così sino a fine mese.
Ma veniamo ai numeri di una mattinata da incorniciare: 38,550 km; 6 giri completi del circuito esterno alla parte nord del Parco di Portoselvaggio, quella che lambisce la Baia di Uluzzo e lo splendido mare di Serra Cicora, stamattina baciata da un sole più che tiepido che, dopo 3h 47' di corsa continua ha finito col regalarmi l'ennesima tintarella fuori stagione. E sì, perchè la corsa abbronza, tra le altre cose! 6 fermate da circa 30 secondi per testare anche i ristori e capire la mia tolleranza al bere (solo acqua, in abbondanza, senza sali) ed a consumare un cucchiaino di miele (16° km), una merendina alla marmellata (25°) ed una banana (alla fine). Sole splendente, dicevo, mare agitato sotto costa, vento debole ma sempre comunque presente, fioritura primaverile che mi ha regalato colpi d'occhio floreali meravigliosi e profumi intensi. Davvero eccezionali.
Il lunghissimo completa la preparazione per la Collemarathon di maggio, a Fano, alla quale dopo oggi mi presenterò abbastanza fiducioso e speranzoso: innanzitutto di chiuderla, vista l'altimetria; e poi di divertirmi lungo un percorso che molti amici mi descrivono come appasionante, vario e coinvolgente, proprio come piace a me. Adesso non mi resta altro che continuare la buona alimentazione che sto facendo da tempo e scaricare progressivamente distanza e salite, verso il recupero di una maggiore fluidità nei movimenti.
Buonanotte.

sabato 14 aprile 2012

SABATO 14

La mancata uscita di oggi meritava un post.
Una mattinata bellissima, in barba ad ogni pessima previsione della vigilia, mi aveva illuso che sarebbe stato oggi il pomeriggio ideale per portare a termine l'ultimo lunghissimo di preparazione alla maratona. Illusione coltivata fino alle 13, quando lente e bastarde come non mai, all'orizzonte hanno cominciato a fare capolino delle leggere nuvolette, via via trasformatesi in nuvole più compatte, che si sono appropriate di ogni spazio celeste disponibile, fino a rendere il cielo su Nardò...una vera chiavica!
Verso le 14 le prime gocce di pioggia, anch'esse trasformatesi in una precipitazione ben più estesa, accompagnata da un vento di rinforzo teso e freddo.
Alle 14:30, più che un'uscita, il tragitto da casa al luogo di allenamento sembrava un viaggio della speranza. Chi mi conosce sa che solo eventi eccezionali mi impediscono di concedermi le mie corse e quello di oggi, anche per come è maturato, aveva proprio tutta l'aria di essere uno di quelli. Risultato: mesto rientro a casa e forfait!
Correre 35-36 km in queste condizioni, con questa pioggia e soprattutto con questo vento freddo avrebbe rappresentato un inutile rischio, cioè quello di ammalarsi a 20 giorni dalla maratona ed allora sì che sarebbero stati dolori seri.
Adesso non mi resta che raccogliere i cocci di questa giornata infranta e riattaccarli tutti quanti, sperando che domani mattina o massimo dopodomani il meteo mi consenta di uscire con una relativa tranquillità.
E pensare che venerdi 13 era ieri!

giovedì 12 aprile 2012

SENSAZIONI



Continua la preparazione per la maratona del 6 maggio prossimo: oggi ho percorso 16,890 km ad un buon ritmo, correndo per 1h 30' su un percorso molto ondulato, con una bella salitona di un paio di kilometri circa, dal 9° all'11° km, praticamente dalle Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno fino a Mondonuovo, passando poi attraverso la lunga Via Marchesana e risalendo su per Torre Mozza.
In queste ultime settimane nei miei post ripeto spesso la parola "sensazione", in primis perchè questo è un diario nel quale cerco, appunto, di imprimere le mie impressioni, che poi sono quelle che restano nel tempo, al di là di distanze e tempi stessi; in secondo luogo, perchè in questo periodo mi piace ascoltare ogni singola sensazione che il mio corpo e la mia mente mi trasmettono mentre corro, per capire cosa succede, quanta autonomia ancora ho prima che il serbatoio si svuoti del tutto e debba fermarmi a fare rifornimento.
Ormai ho detto e ridetto che da ottobre praticamente non mi sono fermato mai, avendo incentrato il 100% della stagione invernale sulla preparazione delle mezze che mi hanno dato enormi soddisfazioni cronometriche e di forma. Ora che mi ritrovo a dover dare un ulteriore colpo di reni per spingere la carretta per altri 42 km, peraltro con pendenze proibitive, mi sento spiazzato e col fiato corto.
Capita così che alterni giornate di grande fatica muscolare e mentale ad altre nelle quali le gambe girano e i polmoni ed il cuore pompano a pieni regimi. E' una forma un pò approssimativa, ma comunque accettabile.
Oggi era una di quelle giornate partite storte e poi raddrizzatesi strada facendo: sono arrivato al nono km, alle Quattro Colonne poco prima della salita, abbastanza affaticato ed acciaccato; la salita è andata invece molto liscia ed anzi mi è servita forse per raccogliere le motivazioni, per recuperare la giusta concentrazione e piegare lo sguardo sullo scorrere della strada. Fino alla fine, con un ritmo crescente e brioso come auspicavo che fosse nel precedente post.
Questa settimana avevo previsto 21 km per lunedi scorso e ne ho corsi anche tre-quattro di più; sedici per oggi, e ci siamo alla grande; ora mi aspetta il lunghissimo: 36 km, sabato, domenica o lunedi, meteo permettendo.
Al primo spiraglio tra le capricciose nuvole di questo anomalo inizio di aprile si parte!

martedì 10 aprile 2012

24,500 km

Quando il gioco si fa duro...
Sì, insomma, in un momento storico in cui la filosofia del "celodurismo" non sembra più andare particolarmente di moda come una quindicina d'anni fa, a sole quattro settimane dalla Collemar-athon di Barchi, è tempo di spingere sull'acceleratore e buttarsi a capofitto per strada.
Passo dopo passo, questa settimana ho programmato una serie di lavori specifici di carico prima delle tre settimane necessarie a scaricare fatiche, tensioni e sciogliersi un pò, concentrandosi magari più su alimentazione e stile di vita.
Così oggi avevo programmato di correre 21 km e alla fine mi sono ritrovato con il cronometro che dopo 2h 17' segnava ben 24,500 km, frutto di un giro bello largo e articolato, partito da Nardò e proseguito a Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Portoselvaggio e rientro. Due sole soste, al 9° ed al 13° km. Un sorso d'acqua e via in un pomeriggio assolato e tiepido, seguito alla bufera di vento, pioggia e freddo che ha fatto ripiombare l'intero Salento in un clima più natalizio che pasquale, con tanto di caminetti accesi a giacconi al seguito.
Stato di forma abbastanza buono, tutto sommato in ripresa. Me ne accorgo dai pensieri che inevitabilmente si susseguono nel corso di quasi due ore e mezzo di strada solitaria e che riportano per la maggiorparte alla voglia di continuare a correre e partecipare a nuove sfide future, a nuove manifestazioni, a nuovi traguardi da tagliare. Quando ti senti così positivo vuol dire che lo spirito è quello giusto e le gambe, quasi per inerzia, vanno.
Adesso ho programmato per giovedi prossimo un'altra uscita di circa 15-16 km, cercando di inserire qualche km ad un ritmo più brioso; ed infine intendo chiudere la settimana con l'ultimo lunghissimo, da 36 km, probabilmente sabato pomeriggio o, al limite, domenica mattina.
Alla prossima.

sabato 7 aprile 2012

Buona Pasqua

Oggi ho deciso di giocare d'anticipo e così, poco PRIMA di uscire a corrermi questo medio-lungo di circa 25 km, colgo l'occasione di una pausa dal lavoro per venire qui sul mio blog e destinare un pensiero agli auguri pasquali.
Quest'anno, per la prima volta da quando mi sono sposato, cioè da 8 anni, Pasqua e Pasquetta le trascorrerò a casa. Non per scelta, perchè fosse stato per me sarei fuggito via come ogni anno, non per andare chissà dove, probabilmente per raggiungere Roma come ogni anno. Ma per necessità.
La chiamano "crisi", anche se qualcuno fa finta che non ci sia o qualcun altro si sforza di sostenere il contrario...sta di fatto che non me la sento di lasciare duecento euro dal benzinaio, ad esempio, per andare a Roma (andata e ritorno) o 60 euro di autostrada, albergo per la famiglia, ristoranti e pizzerie varie...non è momento.
Sempre questo qualcuno dice che la ricetta è quella giusta. Sarà, ma a me non sembra proprio che le cose stiano così. E sarà che faccio il cuoco di professione, mica il professore di economia.
Pasqua a casa vuol dire fare di necessità virtù: tra pochi minuti corro, sotto un cielo nuvoloso e piovigginoso; quindi ho intenzione di trascorrere due giorni di assoluto relax e riposo: risveglio comodo, colazione, pranzo e cena tranquilla e soprattutto senza carni, un buon libro a disposizione e abbiocco libero.
Ogni tanto, chi lo sa, un pò di "crisi" fa pure bene. Contenti loro.
Buona Pasqua e Pasquetta, runners e non!!!

giovedì 5 aprile 2012

SEGNI

Questo post dovrebbe essere l'ultimo atto di una ennesima giornata molto intensa, soprattutto dal punto di vista lavorativo. Così è stato, ora che ci penso su, dal giorno di cui si è passati all'ora legale: per una strano fenomeno pare che le lancette del nostro orologio si siano spostate in avanti di due ore, anzichè di una. Così, se prima finivamo di lavorare in negozio alle 15, dopo il cambio dell'ora finiamo sempre non prima delle 16; e la sera, di pari passo, si sta facendo sempre più tardi, mai a casa prima delle 21:30. E tutto lascia presagire che più le giornate si allungano, peggio sarà.
E sto un pò sbattuto, a dire il vero.
Quell'ora in più di slittamento influsice sul mio allenamento del dopo lavoro così come quando decido di uscire la sera: finisco col sentirmi un pò stanchino e fiacco.
Questa settimana le mie uscite infatti non hanno brillato. Potevano andare meglio finora, ma forse, a pensare positivo, potevano anche andare peggio: dopo il lunghissimo di sabato scorso (segno +), è seguito un martedi sera in palestra, mezzora di tappetino e mezzora di stretching (segno -); quindi oggi pomeriggio, 12 km e mezzo, su percorso molto ondulato, primo giro da 6,2 km discreto, secondo scarsino, ma comunque dignitoso (segni +/-).
Ora penso che uscirò sabato pomeriggio o, molto più probabilmente, mi concederò domenica mattina, Pasqua, perchè voglio allungare e raggiungere i 25 km, in vista dell'ultimo lunghissimo in programma per il prossimo fine settimana.
Periodo di alti e bassi, insomma, scarsa continuità e forma un pò rabberciata. Attendo un segno...


domenica 1 aprile 2012

Lunghissimo



Il lungo di oggi, portato a termine dopo 34,200 km dalla partenza, è stata una di quelle occasioni che capitano quando forse meno te l'aspetti, in un periodo di forma apparentemente calante e subito dopo una ventuno km (Lecce) che ha fatto sprofondare il tuo morale sotto i tacchi, proprio nel bel mezzo di una preparazione per una maratona alla quale tieni particolarmente.
E così ti stupisci quando, giunto al 30° km, limite che nella migliore delle ipotesi ti eri prefissato come massimo possibile, ti senti invece così bene da voler proseguire fino a percorrerne altri 4, sentendo di averne ancora anche per portare a termine l'intera posta in gioco. Se si fosse corsa oggi, avrei chiuso la maratona con una proiezione di quattro ore circa, un autentico miracolo. Non ci avrei scommesso due lire fino a poche ore fa.
Partiti in sette dalla periferia di Nardò abbiamo impostato il "limitatore di velocità" imponendoci un ritmo di 5'40"- 5'30" a km e lo abbiamo portato a termine fino alla fine, con rare eccezioni. Questo mi ha dato la conferma che cercavo, e cioè che in fondo le ultimissime difficoltà sono state determinate da un pessimo dosaggio delle forze, mentre invece mi sarei dovuto concentrare maggiormente sulla gestione del ritmo. Bene, gli allenamenti servono anche e soprattutto per capire queste cose. Ed oggi ho capito tantissimo.
Correndo attraverso Portoselvaggio, Sant'Isidoro, Porto Cesareo, Torre Lapillo e fino ai lambire i confini della provincia di Taranto, fino a Torre Colimena, costeggiando il parco delle dune sabbiose della Palude del Conte, con i suoi infiniti canneti, immersi in una natura spesso selvaggia. Mi sono proprio divertito, perchè quando stai bene queste uscite ti divertono alla grande. Sono uscito da casa alle 14 e rientrato alle 19, in un pomeriggio di sport vissuto, intensissimo, che ha rappresentato una potentissima iniezione di fiducia per il prosieguo della preparazione. L'arrivo della Collemarathon, che solo poche ore sembrava così tanto più distante dei 42 km del percorso programmato, oggi sembra improvvisamente più a portata di mano...anzi, di piedi.
Bisogna sudare ancora e manca almeno un altro lunghissimo all'appello. Ma ormai sono fiducioso.