"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 18 novembre 2013

Mors tua...vita mea! (che con "Corro...ergo sum" ci sta alla grande anche se fuori tema!)

Oggi, stamattina per la precisione, il mio cellulare pace all'anima sua ha smesso di vivere. 
Ieri sera l'avevo lasciato acceso sul comodino, come faccio praticamente sempre. Mi ero collegato ad internet pochi istanti prima di andare a dormire, o almeno poco prima di chiudere gli occhi e funzionava tutto regolarmente. Stamattina mi sono svegliato, mi sono messo in piedi, ho ripetuto il solito gesto quasi maniacale di controllare lo schermo per accertarmi di qualche sms, chiamata imprevista, collegamento ad internet per le prime notizie mattutine e niente. Lo schermo era tutto nero e così è rimasto per l'intera giornata. Dopo pochi istanti di curiosità, ho realizzato che durante la notte il mio Nokia N97 era probabilmente trapassato a miglior vita.
La curiosità si è trasformata in smarrimento: ho ripercorso mentalmente gli impegni della giornata e come sarebbero stati senza quell'aggeggio che mi consente di leggere le mail, interagire col mondo in tempo reale, consultare la rubrica per rintracciare i contatti, la lista di amici e conoscenti ai quali comunicare qualcosa, ecc. Le cose della nostra quotidianità insomma, ormai, alle quali pensiamo di non poter più fare a meno. 
Una intera giornata senza N97 si è conclusa: per potermi collegare ad internet ho dovuto attendere la sera, il rientro a casa. Per scoprire che non è successo nulla di così indispensabile da giustificare tanta pena. Al mio cellulare di riserva, riesumato da un polveroso cassetto (ma perfettamente funzionante!) un vecchissimo Nokia 1100, non sono arrivati sms, ho ricevuto una sola telefonata, quella di mia moglie a metà mattinata. E basta. Per trovare i numeri ho riaperto la rubrica cartacea un pò sgualcita e polverosa anch'essa. Foto non ne ho fatte perchè non ho videocamera. Nè ne ho ricevute, perchè non ne riceve. Whatsapp manco a parlarne. Semplicemente il mio vecchio-nuovo cellulare invia e riceve telefonate ed sms. E funziona da sempre. Stop.
Ho avuto un bel pò di concentrazione da dedicare ai compiti di Francesca, alla spesa più ragionata per la mia attività, ho anche finito di leggere gli ultimi capitoli del libro di Robert Peroni, "Dove il vento grida più forte", che avevo comprato una ventina di giorni fa e che non avevo ancora finito di leggere, forse perchè troppo impegnato la sera ad andare dietro alle fantomatiche funzionalità del mio cellulare, che tra l'altro non era neppure un I-Phone, quindi, figuriamoci chi ha l'I-Phone quante cose ci fa! Certo. 
Stamattina pensavo che senza un cellulare così non ci sarei potuto stare a lungo, che bisognava comprarne subito uno nuovo, anche a rate, pur di averlo. Poi sono andato due volte all'ufficio postale, la prima alle 10 di stamattina per pagare i contributi INPS che scadevano oggi; la seconda alle 14 per pagare due bollette già scadute da tre giorni. E ne ho ancora 5 fino alla fine di questo ennesimo mese, me***!, tra casa e lavoro, che scadono presto. 
Mi sa che il cellulare può attendere, e per parecchio. Chissà anzi che non mi abitui molto presto alla sua inutilità. Tante volte mi è venuto in mente di cominciare a privarmi delle inutili comodità della vita di tutti i giorni e vedere come si fa senza. Ho come l'impressione che se nulla avviene per caso, probabilmente anche questo guasto è un segno del destino
Vi farò sapere...magari coi segnali di fumo.

Nokia 1100

lunedì 11 novembre 2013

COLLEPASSO

La mezza di Collepasso potrà essere consegnata all'archivio storico delle mie prestazioni podistiche come una gara molto tirata e sofferta, ma forse potrebbe aver rappresentato un autentico punto di svolta in questa fase della mia esperienza podistica. Mentre correvo ero un pò "impastato" e sempre poco fluido, con l'impressione di non essere quasi mai riuscito a rompere davvero il fiato. Eppure fino ad ora il recupero devo dire che è stato a dir poco prodigioso. Mentre scrivo non accuso neppure il minimo indolenzimento, nonostante ieri abbia dato davvero tutto in termini di stress fisico e mentale.
Parto discretamente, conducendo i primi 5 km con scientifica precisione a 5' a km, chiudendo le frazioni con un sensazionale 5-10-15-20-25 minuti. Roba da guinnes dei primati, se penso che non corro più col Garmin al polso da quasi un anno!
Riesco a mantenere il ritmo fino al 13-15° km circa, con uno scostamento di pochi secondi da un km all'altro. Soffro. 
Soffro la temperatura troppo calda, ancora lontana dalla media nazionale autunnale; soffro lo scirocco; soffro un'alimentazione della vigilia probabilmente sbagliata, con una colazione troppo scarsa (uno yogurt) ed un'integrazione praticamente inesistente (una bustina di zucchero bianco al 9° km, prima del ristoro). Infatti arrivo al 17° km e mi si spengono tutte le luci, comprese quelle di posizione. Mantenendo la metafora automobilistica, da lì in avanti proseguo a vista, attaccato alla striscia bianca della strada fino a quando non supero il 20° e mi immedesimo in chi molla all'ultimo km. Ma non mollo. Non mi fermo mai, corro sempre lungo tutto il percorso e taglio il traguardo in 1h 50' 16" (1h 49' 46" al real time). 
Sono lontano dal mio PB di 1h 37', ma la condizione è lì ad un passo. L'impressione è che posso migliorare e che farò di tutto perchè ciò accada. A cominciare dalla prossima mezza, tra 15 giorni a Corigliano, nella quale cercherò di abbassare la soglia spero ben al di sotto dell'ora e cinquanta.
Il fatto stesso che abbia voglia di riprendere gli allenamenti ad iniziare da domani sera è la conferma che la testa ricomincia a frullare. Per la prima volta dopo diversi mesi, mentre correvo la mezza maratona di Collepasso ieri ho pensato alla maratona. E' vero, ne ho pensato in termini negativi, nel senso che mi sono chiesto come cavolo posso sperare di ripresentarmi alla partenza di una 42 se arrivo così a pezzi al traguardo di una 21. Buon segno: l'umiltà è alla base di una preparazione fatta per bene!!!
Insomma, dopo Corigliano si comincia... 
A presto.


lunedì 4 novembre 2013

PROGETTI

Faccio mea culpa, tanto per iniziare: lo so che vi sono mancato terribilmente, o forse per niente, e comunque in entrambe i casi mi dispiace! 
Sono trascorsi un bel pò di giorni dall'ultimo mio post, ma come direbbe Pierino "ho fatto un'opera buona": mi sono imbarcato in uno di quei progetti tanto esaltanti quanto logoranti, uno di quelli che ne sono certo tra qualche settimana mi farà pronunciare la fatidica frase...ma chi ca**o me lo fa fare? So anche questo, per esperienza, ma la mia indole costantemente a caccia di nuovi guai solitamente viene fuori e prende il sopravvento su tutto e tutti.
Stiamo organizzando con un gruppo di amici e ben tre società podistiche una grossa manifestazione podistica per la prossima primavera, che nelle intenzioni dovrebbe riuscire a coniugare sport, socialità e solidarietà, oltre che promozione del territorio e turismo. Di più non dico, per scaramanzia e perchè, di fatto, siamo ancora in una fase poco al di là che embrionale. Meglio aspettare prima di pubblicizzare qualcosa.
Questo progetto ha rosicchiato finora anche quel pò di tempo libero che il lavoro prima, la famiglia poi e altri hobbies vari infine (campagna su tutti) mi concedono. Praticamente "lavoro" anche di notte, col risultato che avrei tante cose da dire, ma spesso mi manca la lucidità per poterlo fare.
Tornando alle nostre corse, tutto procede per il meglio, o quasi: saltata la prima delle tre maratonine in programma questo autunno (si fa per dire, 20° stasera!), vale a dire Parabita, per motivi di lavoro, adesso domenica prossima si corre a Collepasso: anche qui mi sono iscritto, sperando di poter partire stavolta. Poi i primi di dicembre, se non sbaglio proprio l'1, chiudo con Corigliano d'Otranto e comincio la preparazione per la maratona primaverile, che potrebbe e dovrebbe essere Roma, in compagnia dell'amico Massimiliano col quale provo ad allenarmi in questo periodo, conciliando (faticosamente) i miei ed i suoi orari.


Per il resto provo a fare di necessità virtù, cercando cioè di imprimere alla mia vita un ritmo maggiormente positivo e propositivo rispetto a quanto avvenuto nei primi nove mesi del 2013, che sono stati sicuramente molto duri e stressanti e spesso mi hanno visto soccombere agli eventi.
Sono sereno ed "irrazionalmente" fiducioso e cerco di restarlo il più a lungo possibile. Almeno ci provo. 
Alla prossima.