"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

mercoledì 4 marzo 2015

CAPITA


Effettivamente capita.
Capita la domenica mattina, ad esempio, quando fuori magari fa freddo o è umido e tu sei al caldo nel letto e sai che vieni da una settimana di lavoro e che te ne aspetta un'altra.
Capita a me ogni volta che esco nel dopolavoro, alle 15, quando devo decidere se pranzare o uscire.
Capita ogni volta che muovi i primi passi dopo lo start di una maratona, quando sai che dovrai buttare avanti un passo dopo l'altro per circa 42mila volte, più o meno e nel mio caso per circa 4 ore di fila, che più o meno era un giorno di scuola elementare, dalle 8:15 alle 12:15, di quelli che quando eri piccolo non ti passavano mai ed ora che sei grande...non passano ugualmente!
In realtà non capita spessissimo, che se fosse così in fondo davvero ti verrebbe da pensare e dire:"Ma, scusa, ma chi te lo fa fare?". Non tanto spesso, ma ogni tanto capita.
Palermo è stata la prima volta, dopo circa 12 o 13 anni che corro, in cui mi sono fermato ed ho camminato. Una volta, due volte, tre volte, molte volte. Non mi sono ritirato, ma mi sono fermato. Ed è stata proprio una questione cerebrale, prima ancora che fisica: il cervello ha proprio detto:"Basta così, non ne ho più". Dopo Palermo ho cercato nuovi stimoli e, forse, li ho trovati nel trail.
Se son rose fioriranno, ce lo dirà la primavera che sta per arrivare. Buonanotte.

2 commenti:

  1. a voglia se capita e non solo a te

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  2. Eh, già, Nino! Certe domeniche mattina, poi, dopo un sabato a far bisboccia...

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