"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

venerdì 5 settembre 2014

SCACCIAGUAI

Stasera, poco prima del tramonto, mi sono concesso 40 minuti di sgambata nel parco di Portoselvaggio, cercando di simulare alcuni sentieri dell'Arrancabirra, tra sali e scendi improbabili, ma comunque muscolarmente impegnativi.
In questi giorni io e la mia famiglia ci sentiamo un pò dei turisti del nord, scesi giù al sud da chissà dove e da chissà quanti kilometri dal mare per godersi, costi quel che costi, le loro meritate vacanze prima di ripiombare in una quotidianità che, un pò per scelta, molto più spesso per necessità, è fatta di buie metropolitane, attese alla fermata dell'autobus che, puntualmente, sarà in ritardo...e tram che scivolano freddi di lamiera nella nebbia della città caotica e tentacolare.
Non si spiega altrimenti la spasmodica voglia di raggiungere la spiaggia, anche quando apparentemente sembra un'impresa da pazzi scatenati. Oggi siamo partiti con una pioggia battente e noi stessi ridevamo di gusto nel pensare che con quel tempaccio stavamo andando al mare. Poi, come sempre, la situazione è migliorata: in spiaggia eravamo tre gatti e mezzo, ma un sole ed un mare splendidi così non si potevano proprio immaginare alla vigilia. Abbiamo osato, ancora una volta, e ci è andata di lusso.


Gli unici due ombrelloni con i quali abbiamo condiviso la spiaggetta piccola del Frascone erano di turisti del nord e così era anche ieri, ieri l'altro e l'altro ancora. Di indigeni come noi neppure l'ombra. Tipico: il salentino medio va al mare solo in particolarissime condizioni meteo, non prima di aver accuratamente misurato pressione barometrica, tendenza meteo delle prossime 24/36 ore, moto ondoso e inclinazione lunare. Quindi, eventualmente...


Molto belli i lavori dell'anonimo turista alla nostra sinistra il quale, trapano con punta finissima alla mano, ha forato conchigliette minuscole per tutto il tempo, per infilarle in strane radici naturali e ricavarne dei bellissimi "scaccia-guai". Saranno stati milanesi, lui e sua moglie, più interessata alle parole crociate de La Settimana Enigmistica, a dire il vero, che alla vena artistica del marito. Ne parlavano con una signora romagnola che si era avvicinata per curiosità. Noi abbiamo spudoratamente origliato. Se tendo ancora un pò l'orecchio, a parte la turista romagnola, mi pare di sentire il "tin-tin-tin" degli scaccia-guai appesi all'ombrellone.
Spero che siano di buon augurio e che accompagnino me, la mia famiglia e tutti i lettori di questo blog per la prossima stagione. "Tin-tin-tin" a tutti, alla prossima!


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