"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

sabato 28 dicembre 2013

BOMBA O NON BOMBA

In una giornata che è esattamente l'opposto di quella di ieri l'altro, la mia odierna uscita pomeridiana è baciata da un sole tiepido e da un mare che ancora risente del ventaccio di scirocco che ne ha gonfiato le onde, ma che a parte una lieve risacca si presenta anch'esso in linea con il meteo: quasi calmo.
Lascio l'auto nelle vicinanze della Masseria di Torre Nova a Portoselvaggio e me ne scendo giù verso Serra Cicora, attraverso Uluzzo, e da lì decido di entrare direttamente nel Parco, percorrendo il lungo sentiero centrale che conduce alla Baia, quasi tutto in discesa. Una volta giunto in spiaggia, mi lancio lungo la ripida scalinata che porta dapprima al Belvedere, da dove si gode una vista sontuosa sulla pineta e quindi ripiego verso Torre dell'Alto. Qui sono già oltre metà del mio percorso, a cinquanta minuti circa di corsa.
Dopo aver percorso il tratto di lungomare che porta alla fontanella di Santa Caterina, da lì salgo su dalle Terrazze e svolto a sinistra al distributore di benzina API, tornando indietro in direzione dell'auto, che raggiungerò dopo una ventina di minuti percorrendo il lungo rettilineo di Strada Cucchiara e della provinciale che costeggia la Masseria Brusca.
1h 17'11" è il bottino di oggi, con un'unica pausa poco prima del termine dell'ora di corsa, a Santa Caterina. E'stata una corsa convinta e consapevole, nel senso che per la prima volta da mesi, come annunciato ieri, ho corso con un obiettivo nella testa e l'ho trasferito a gambe e polmoni: una maratona, quella di Roma del prossimo 23 marzo. In questa fase hom intenzione di uscire per non meno di un'ora di fila e scegleire percorsi con saliscendi e accidentati, per allenare i riflessi, la concentrazione e rinforzare muscoli, determinazione e articolazioni. Un piccolo potenziamento generale, insomma, sostenuto da un'alimentazione un pò più nutrita. Per una quindicina di giorni potrebbe bastare, credo.
Tornando al fattore motivazionale, ho pensato che anche se non è possibile, o meglio non lo sarebbe a causa delle condizioni economiche non proprio splendide imposte da questa maledetta flessione economica (odio ormai chiamarla "crisi", ma quella è), continuare a rinviare qualsisi progetto aspettando che "qualcosa cambi" mi condannerà con ogni probabilità ad un 2014 simile se non peggiore al 2013 che sta per finire, l'annus horribilis delle mie trasferte, pari a zero! Non mi era mai accaduto da quando ho cominciato a correre di non concedermi un'uscita che fosse almeno una dalla mia regione, se escludiamo la piccolissima e comunque piacevole gita podistica sul Pollino dello scorso ottobre. Non voglio che questo accada anche l'anno prossimo, non può essere, perchè vorrebbe dire condannarsi alla fossilizzazione. E questo non mi va davvero.
Così ho pensato che anche se in teoria non dovrei andare da nessuna parte, in pratica lunedi prossimo, o molto più probabilmente il 2 gennaio per motivi di lavoro, andrò in posta e verserò la relativa quota di iscrizione per la Maratona di Roma del prossimo marzo, come se fosse una delle tante bollette che sono costretto a pagare da questo stato predone. Sarà una bolletta che pagherò volentieri, stavolta, per me e per la mia salute, fisica e psicologica. 
E arriveremo a Roma...malgrado voi...
Buonanotte.

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