"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

martedì 10 settembre 2013

SOGNI DI UNA NOTTE DI...FINE ESTATE

Prosegue di buon ritmo la nostra tabella per le mezze autunnali e si arricchisce di alcune importanti novità. Alcuni giorni fa con un gruppo di amici appartenenti a diverse società podistiche locali abbiamo pensato di progettare una gara ufficiale di un certo spessore per la prossima primavera e così, dato che a qualcuno è balenata l'idea di poter mettere in piedi addirittura una 21 km, la scorsa domenica abbiamo iniziato a saggiare alcune ipotesi di percorso. Non è stato difficile scegliere un tragitto che naturalmente privilegiasse il fantastico lungomare sul quale abbiamo il piacere immenso di vivere e così, complice l'entusiasmo ed il gran numero di amici accorsi a provare questo percorso, circa una trentina (!!!), mi sono ritrovato a compiere un giro di ben 21 km, distanza che non coprivo da ben 6-7 mesi ormai! Ci ho messo 2h e 02', ma comunque me la sono cavata bene ed il ritmo basso e la mattinata fresca non mi hanno fatto arrivare stremato al traguardo. Il percorso è fantastico, mi sentirete parlare spesso di questo progetto, c'è un entusiasmo ed una voglia di fare eccezionale, vi terrò informati!
Stasera la tabella prevedeva 8 km particolarmente veloci: ho dato davvero tutto ciò che avevo dentro e mi sento soddisfatto e gratificato, soprattutto per le sensazioni bellissime che sto ritrovando strada facendo e che, anche queste, non provavo ormai da lungo tempo.
La corsa ha avuto nella mia vita un'importanza fondamentale perchè ha svolto molto spesso una specie di ruolo pedagogico: ha modellato il mio modo di essere, la mia mente, mi ha dato disciplina, ha rappresentato spesso una valvola di sfogo nei periodi più tesi, un argine in altri magari più esuberanti. Ogni periodo brutto della mia vita ha coinciso, guarda caso, con scarsi rendimenti in corsa o con lievi o più importanti stop.
Mentre correvo stasera cercando di dare il massimo, ho raggiunto più volte quel limite in cui gambe e polmoni chiedono di fermarsi, di rallentare, di riposarsi, un pò per necessità, ma a volte a dire il vero per pura pigrizia. E' entrata in gioco così quella molla mentale che scatta quando in testa ti poni un obiettivo e cerchi di fare di tutto per raggiungerlo: ho abbassato la testa e con rinnovata tenacia ho portato a casa i miei 8 km tiratissimi. All'arrivo non ne avevo davvero più: avevo dato tutto me stesso e questo è l'atteggiamento mentale che voglio ritrovare e che piano piano sto ritrovando.
In queste ore, mentre io mi pongo degli obiettivi tutto sommato "normali", c'è chi dopo giorni di sentieri, salite, discese, vallate, creste e dirupi, porta a casa la sua impresa da Gigante: tra poche ore il vincitore del Tor des Geants taglierà in traguardo. Dietro di lui che vince, un mondo variegato fatto di gente che è partita, alcuni si sono ritirati, altri arriveranno tra 3 o 4 giorni; uno sfortunatissimo atleta cinese deceduto in corsa per un incidente mortale non arriverà. Ne ho sentite e lette tante come al solito in questi giorni sull'accaduto e non approfondirò: ho le mie convinzioni, romantiche, ognuno ha le sue e va bene così. 
Un pensiero a tutti i partecipanti, compresi naturalmente coloro i quali continueranno a correre nei prossimi giorni, a chi taglierà il traguardo, a chi no, con il suo sogno realizzato o meno e con il mio, l'obiettivo appunto, di partire un giorno per correre almeno un piccolo pezzetto di questo sogno...Gigante!
Chapeau a tutti ;)

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