"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

martedì 9 luglio 2013

LO STRAPPO

Stamattina ho effettuato l’ecografia al polpaccio sinistro dolorante. L’avevo programmata da tempo, ma mi sono deciso a prenotarla solo in seguito a un acuirsi del fastidio durante l’uscita di sabato scorso e nelle settimane precedenti, quelle di carico con gli amici di Galatone delle quali ho parlato nei precedenti post.
Non ci ho dormito la scorsa notte, più per i pensieri negativi che per il dolore. L’esito è il seguente:


 Lesione del muscolo gemello mediale di SX delle dimensioni di 13x12x5 mm

Praticamente ho rimediato uno strappetto muscolare, non molto esteso, ma in un punto fastidioso, appunto, il gemello mediale, che è cruciale nella corsa. Durante la gara di Minervino il bruciore mi aveva accompagnato lungo quasi tutto il percorso e così sabato scorso: non potevo continuare in questo modo. Da settimane parlavo ai miei amici di corsa di questo doloretto, ma mai forse dandogli la giusta importanza.
Adesso mio malgrado mi tocca uno stop di almeno 15 giorni, in attesa di un nuovo riscontro ecografico che mi dica se lo strappo si ricuce da solo o avrà bisogno di un aiutino (Tecar terapia, onde d’urto, ecc.). I consigli e le eventuali esperienza dei lettori sono sempre ben accetti, anche se ho deciso di affidarmi nelle mani del medico ortopedico che mi ha fatto l’ecografia, e che ho sentito molto sicuro di sé.
Poco male in realtà dal punto di vista (diciamo così) agonistico, perché in questo periodo, a parte un pullulare di belle garette provinciali di 7-8 km, che naturalmente salterò, non c’è granchè in giro di importante.
Voglio cogliere questo stop come un’occasione per rigenerarmi un po’ nella speranza che si cicatrizzi il tutto per bene e mi consenta di allenarmi in agosto-settembre per gettare le basi per qualche mezza autunnale e chi lo sa, per il ritorno su una maratona, che desidero tanto e che quest’anno, dopo 8 di fila, mancherà all’appello (ormai è una certezza).
Pazienza. Ci vuole pazienza e bisogna fare le cose per bene: se mi fossi deciso a fare l’ecografia qualche mese fa probabilmente adesso avrei già risolto. Ho imparato un’altra lezioncina: mai sottovalutare bruciori o dolori interni che persistono per più di tre o quattro uscite. O ti fermi di tua spontanea volontà, oppure vai subito a farti un’ecografia per capire cos’è, evitando di spendere soldi inutilmente in scarpe nuove, plantari, fisioterapia, massaggi…e di non risolvere comunque un bel nulla!
Insomma, terrò informate tutte le mie migliaia e migliaia di fans sull’evolversi della situazione. Ci sentiremo presto, promesso.

Alla prossima ;)

3 commenti:

  1. l'importante è prendersi tutto il tempo necessario per guarire bene, in bocca al lupo

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  2. Giuseppe hai un buon medico ortopedico da consigliarmi? Convivo da diverso tempo con un problema al tendine, grazie.

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