"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

martedì 10 aprile 2012

24,500 km

Quando il gioco si fa duro...
Sì, insomma, in un momento storico in cui la filosofia del "celodurismo" non sembra più andare particolarmente di moda come una quindicina d'anni fa, a sole quattro settimane dalla Collemar-athon di Barchi, è tempo di spingere sull'acceleratore e buttarsi a capofitto per strada.
Passo dopo passo, questa settimana ho programmato una serie di lavori specifici di carico prima delle tre settimane necessarie a scaricare fatiche, tensioni e sciogliersi un pò, concentrandosi magari più su alimentazione e stile di vita.
Così oggi avevo programmato di correre 21 km e alla fine mi sono ritrovato con il cronometro che dopo 2h 17' segnava ben 24,500 km, frutto di un giro bello largo e articolato, partito da Nardò e proseguito a Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Portoselvaggio e rientro. Due sole soste, al 9° ed al 13° km. Un sorso d'acqua e via in un pomeriggio assolato e tiepido, seguito alla bufera di vento, pioggia e freddo che ha fatto ripiombare l'intero Salento in un clima più natalizio che pasquale, con tanto di caminetti accesi a giacconi al seguito.
Stato di forma abbastanza buono, tutto sommato in ripresa. Me ne accorgo dai pensieri che inevitabilmente si susseguono nel corso di quasi due ore e mezzo di strada solitaria e che riportano per la maggiorparte alla voglia di continuare a correre e partecipare a nuove sfide future, a nuove manifestazioni, a nuovi traguardi da tagliare. Quando ti senti così positivo vuol dire che lo spirito è quello giusto e le gambe, quasi per inerzia, vanno.
Adesso ho programmato per giovedi prossimo un'altra uscita di circa 15-16 km, cercando di inserire qualche km ad un ritmo più brioso; ed infine intendo chiudere la settimana con l'ultimo lunghissimo, da 36 km, probabilmente sabato pomeriggio o, al limite, domenica mattina.
Alla prossima.

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