"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 23 gennaio 2012

Povertà relativa e schiavitù assoluta



Questo pomeriggio, al consueto orario del dopolavoro, mi sono concesso una bella uscita di ben 15,620 km: la mia tabella prevedeva 1 ora e 20 minuti a buon ritmo e sono riuscito a compiere la mia missione in un tempo perfetto. Ho chiuso infatti il mio bellissimo giro tra le campagne a Nord di Nardò in un'ora, diciannove minuti e spiccioli. Praticamente ho spaccato il capello in quattro.
Una bellissima giornata di sole, temperatura davvero perfetta per correre, mi sono avventurato ben oltre il limite del territorio neretino, spingendomi fino alla vicina Santa Barbara (frazione di Galatina), un borgo piccolissimo che mi sta molto simpatico per il fatto di starsene lì isolato e sonnacchioso. Proprio bello e poi, meraviglia delle meraviglie, nella minuscola ed un pò sgangherata piazzetta, all'altezza del km 8, c'è anche una vecchia fontana d'acqua freschissima perfettamente funzionante! (una rarità che non trovi più, ad esempio, nella "signorile" Santa Caterina, altro che acqua pubblica).
Al rientro, nei pressi di casa, mi imbatto nel più grosso ingorgo che io abbia mai visto forse in vita mia: nei pressi del distributore di carburante di Via XX Settembre è il caos più totale di automobilisti in fila disordinata per cercare di fare il pieno ed evitare gli effetti nefasti dello sciopero dei TIR di queste ore.
Sfreccio veloce tra le auto, io che sono rimasto praticamente con la lancetta della mia auto che segna rosso, ma francamente me ne frego un pò stavolta! Succeda pure quello che deve!
Il mio pensiero corre, è proprio il caso di dirlo, alle migliaia di bambini keniani ed etiopi che ogni giorno percorrono a piedi decine di km per raggiungere le loro scuole.



La zona 167 di Nardò, dove sono praticamente nato (zona SUD), dista non più di due km da dove abito adesso (zona stadio, NORD), e sono due estremi: ci vogliono appena 12 minuti per percorrere questa distanza tenendo un passo da 6 km/h. Dodici minuti, avete capito bene. Un pò di moto, penso, non ci farà male e ci renderà tutti quanti un pò più "africani": paradossalmente più LIBERI e meno SCHIAVI. Come dice Mario Corona "benvenga la crisi, allora!", per farci comprendere una volta tanto che la povertà è un male relativo; la schiavitù, quella delle compagnie petrolifere, della vita comoda, del benessere a tutti i costi, invece, è sempre assoluta!

1 commento:

  1. è il paradosso del sistema occidentale: non liberi 'di', ma liberi 'da'....

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