"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

giovedì 12 gennaio 2012

Cronaca di un'uscita annunciata


Questo pomeriggio, subito dopo il lavoro e prima di pranzo, che per me in questi casi coincide praticamente con le ore 17.30, mi concedo una delle uscite più belle di questo entusiasmante inizio 2012.

La temperatura sta scendendo parecchio e sul Salento soffia ormai stabilmente un freddo vento di tramontana, non molto forte, ma che sicuramente si fa sentire, soprattutto sulla colonnina di mercurio. C'è anche un bel sole, che quando ti prende in pieno volto risulta a tratti pure tiepido, ma nelle zone d'ombra esposte alla tramontana ringrazio Iddio di essermi portato dietro il giubbino antivento.

Sono le 15 e 30, il ritrovo è a casa al mio amico Massimiliano. La mia personale tabella di marcia prevede oggi un altro allenamento un pò specifico: si tratta di 30 minuti di riscaldamento e ben 5 ripetute da 600 mt. Partiamo puntali e ci dirigiamo in una zona molto periferica, dove dovrebbe attenderci un altro amico podista, Gianni. In realtà lì scopriamo che ad aspettarci c'è non soltanto lui, ma ben altri 4 amici: Agostino, Sandro, Ivan e Massimo.

Insomma, parafrasando una simpatica canzone del passato...se prima eravamo in due a correre, adesso siamo in sette...che è meglio!

Ci muoviamo di buona lena verso il Parco di Portoselvaggio, all'interno del quale ci addentriamo lungo sentieri sterrati, saliscendi ed una natura invernale fatta di pini d'aleppo e vegetazione rigogliosa che è un toccasana per i nostri polmoni e per la nostra mente. E' lì che, raggiunto abbondantemente il limite dei 30 minuti di riscaldamento, dopo aver accusato in fase di partenza alcuni crampi alla coscia destra dovuti probabilmente al freddo pungente, decido di lanciarmi nella prima delle 5 ripetute. A questa ne seguirà un'altra sempre nel parco ed una sul lungomare che dalla Torre dell'Alto porta alla spiaggietta di Santa Caterina; quindi, dopo essere risaliti per la lunga scalinata proprio sulla sommità della collina che sovrasta la spiaggia, un'altra la faccio da Vacanze Serene fino al limite della chiesetta delle Cenate e l'ultima, ormai sulla via del ritorno a casa, lungo la strada che corre parallela alla Pagani-Posto di Blocco.

Arriviamo davanti a casa a Massimiliano che ormai è quasi ora del tramonto, più o meno. Sfiniti, al punto giusto, dopo 13,830 km condotti ad un ritmo buono nella prima parte, ottimo nella seconda. La sensazione, mentre faccio i miei pochi allungamenti finali (lo stretching proprio non mi entra in testa!) è che questa nuova tabella mi sta prendendo sempre di più e credo proprio, vista la qualità dei lavori che sto facendo, che la prossima mezza maratona che sto preparando, quella di Seclì del 26 febbraio, se tutto va bene e la salute non mi tradisce, potrebbe dare i suoi frutti sperati.

In serata la temperatura scende ancora: sulla via per Copertino il termometro auto segna due gradi! Vado lì per incontrare l'amico Giorgio e pianificare la prossima maratona primaverile, la Collemar-athon.

Ci sarà da divertirsi.

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