"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

domenica 15 gennaio 2012

CAPITANO, MIO CAPITANO!

Oggi mi sono concesso una intera giornata lontano dalla strada e lo stesso farò domani, approfittando di un buco di 48 ore nella tabella che sto seguendo per preparare la mia prossima mezza di fine febbraio.

L'uscita di ieri, nella quale erano previsti 10 km a ritmo gara, ha evidenziato un certo affaticamento muscolare, che si è tradotto di fatto un un vero e proprio crollo fisico a partire dal 7° km in poi. Una vera e propria debacle, ma capita in questi periodi di intenso sforzo. Adesso è tempo di ricaricare le batterie, e quindi prima di martedi prossimo stop totale.

Detto questo, francamente avrei voluto trascorrere un weekend un pò più sereno oltre che riposato, ma è impossibile non farsi prendere da una strana sensazione a guardare le immagini sul grave incidente navale dell'isola del Giglio di venerdi scorso. L'impressione del cittadino profano ed "ignorante" quale io sono è quella di un immenso casino!

Questo è un diario di esperienze personali, prevalentemente incentrato sulla corsa. In realtà è capitato già altre volte che abbia dedicato un mio pensiero anche a fatti che con la corsa non c'entrano nulla e questa credo che sia una buona per quanto tragica occasione.

Il fatto è che su una di quelle navi io ci sono stato, due volte, una delle quali durante il mio viaggio di nozze; ed è capitato di percorrere proprio quella rotta e di passare proprio davanti a quell'isola; e, a questo punto, devo dire anche che magari mi/ci sarà capitato di sfiorare quel maledetto scoglio sommerso. Credo che chi guardi la cosa solo dal di fuori non abbia ben chiara la percezione dell'accaduto. Se sei stato lassù, per contro, su quei bestioni galleggianti, fai ugualmente fatica a credere che possano colare a picco così. Eppure accade, evidentemente.

Ed allora puoi sprecare fiumi d'inchiostro (virtuale) nel tentativo di darti una spiegazione, che non arriverà finchè non saranno individuati e puniti i responsabili, cosa che in questo cavolo di Paese sembra sempre così difficile, per cultura, e per un certo distorto senso del garantismo serpeggiante che prende sempre tutti, chi più chi meno. In queste ore pare che su FB sia già nato il gruppo a difesa del comandante; come se, da fuori appunto, si potesse accusare o difendere qualcuno.

Io non mi inerpicherò in questo tentativo, che non mi compete, questo è poco ma sicuro.

Voglio solo riportare qui il ricordo, l'esperienza vissuta, di una sera come altre trascorsa su una nave da crociera, quando il comandante si avvicina per le foto di rito, si scherza, si ride, si è spensierati e si pensa alla vacanza. Una figura, quella del comandante che rievoca scenari romantici fatti di gesta eroiche e di una fiducia che deve, e sottolineo "deve", essere assoluta ed incrollabile.

Perchè devi poterti fidare del tuo comandante, come del pilota dell'aereo che prenderai tra una settimana, o del macchinista del treno sul quale salirai domattina e che ti porterà al lavoro, o del tassita che ti riaccompagnerà tra pochi minuti a casa.

Mi auguro soltanto, ed è l'augurio più grande che posso fare anche per la memoria dei naufraghi, che questa fiducia non sia stata tradita, come purtroppo appare dai primissimi e parziali esiti delle indagini preliminari. Perchè davvero, altrimenti, sarebbe la fine di tutto.



2 commenti:

  1. non credere a quello che raccontano i media, mai! nella migliore delle ipotesi è solo informazione parziale....
    http://ningizhzidda.blogspot.com/2012/01/le-idiozie-dei-mainstream.html

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  2. Come al solito i giornalai-giornalisti della TV di Stato queste cose non le riportano: perchè non serve trovare IL COLPEVOLE, ma ne basta uno, uno qualsiasi. Così il comandante (che non conosco e che per me potrebbe marcire in galera per il resto dei suoi giorni, sia chiaro) diventa il nuovo Bettino Craxi della navigazione italiana, mentre invece chi CONSENTE o HA CONSENTITO che diventasse PRASSI CONOSOLIDATA che una NAVE DA CROCIERA (mica un pattino) passasse impunita A STROMBAZZARE in un'area marina protetta, beh, quelli sono EROI! Scommettiamo che se domattina prendo un pedalò e mi faccio un giro nell'Area marina protetta di Nardò-Porto Cesareo Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri mi sequestrano pure le mutande dopo trenta secondi? Ecco come vanno le cose in Italia. VERGOGNA!!!

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