"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

sabato 1 novembre 2014

Maratona di Palermo: meno 15.

Meno quindici giorni alla mia prossima maratona, quella di Palermo. L'idea è nata alcuni mesi fa dall'invito a partecipare rivoltomi da un mio amico, Samuele, il top runner della nostra società podistica e quindi lo prendo in partenza come un buon augurio! Lui, però, farà la 21. Io ho scelto di correre la 42, invece, perchè mi piace quando mi sposto da casa che ne valga la pena. Ancora una volta cercherò di cogliere l'occasione per "visitare" la città in un modo originale, cioè correndo per 42 kilometri al suo interno. Ho corso cinque volte a Roma, una da Barchi a Fano, una a Firenze, più due edizioni della locale maratona del Salento (Parabita). Nel caso di Roma e Firenze, posso dire aver avuto la originale possibilità di fare il turista di corsa: vorrei sfidare qualsiasi altro turista ad aver anche solo camminato quanto io ho corso in queste città.
Ora la storia si ripeterà a Palermo, una città meravigliosa in una regione che considero la più bella d'Italia. Ci sono già stato due volte, toccata e fuga, e mi auguro che questa sia la volta buona per potermela godere di più. E diversamente, di sicuro.
Intanto, dal punto di vista tecnico, ho fatto un allenamento che nella prima parte riprendeva una tabella on line di Orlando Pizzolato. L'ho seguita fino a quando, alla vigilia dell'Arrancabirra, ho avuto un lieve mal di gola che non ho voluto trascurare per evitare che si trasformasse in qualcosa di più serio. Immediatamente dopo è arrivata la settimana dell'Arrancabirra e qualche allenamento specifico è saltato. Di ritorno da Courmayeur ho proceduto a sensazione. Non posso dire di aver fatto l'allenamento del secolo, ma neppure di essermi cullato. Non farò il tempo della vita, non farò il PB, non credo di averne le carte in regola. Le gambe ci sono, la testa pure. Rispetto al primo dei tre lunghissimi fatti, i miglioramenti sono stati evidenti: ai 27 arrivai distrutto; ai 31 della scorsa settimana provato, complice anche un percorso complicato da continue salite discese e sterrato; oggi non voglio dire di essere arrivato fresco, ma il percorso piano e la bella mattinata hanno contribuito ad un arrivo sereno. Dal 30° al 32°, essendomi accorto che se continuavo sul lungomare non avrei portato a termine il percorso programmato, ho fatto il salitone che da Santa Maria al bagno porta a Villaggio Santa Rita, una bella botta. da lì all'arrivo è stato sempre un susseguirsi di salitelle e discese. Nonostante tutto mi sento ok. Mi sento pronto per la maratona di Palermo e conto di chiuderla. 
Per la cronaca: è la mia decima maratona, non posso fallire!



1 commento:

  1. Il percorso è stato accidentato, ma le tappe fondamentali le hai fatte. Ora c'è solo da concentrarsi e rilassarsi. In bocca al lupo, Giuseppe!

    PS: Palermo è splendida, ci sono stata tanto, troppo tempo fa; merita un ritorno, e una maratona è la scusa perfetta. Magari l'anno prossimo ci vediamo lì :)

    Chiara

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