Basta parlare di ciò che è stato, di come sarebbe potuto
essere e non è, di come sarebbe potuta andare e non è andata. Ormai è così, ci
siamo, e questo è ciò che conta. Programmiamo il futuro una volta tanto, con un
occhio rivolto a ieri, ma con lo sguardo e la mente al domani.
Ad agosto me ne salivo sul terrazzo di casa mia a sotto un
sole cocente mi sono aperto (“spaccato”, in gergo dialettale) alcuni fichi. E
apri oggi, e “spacca” domani, i fichi sono diventati più o meno un migliaio!
Sono seccati, li ho mandorlati ed infornati, spolverati di cannella e chiodi di
garofano e ne ho riempiti quattro vasi grandi (da tre kg) e tre piccoli (da 1
kg).
Mi chiedevo a che potessero servire tutti quei fichi, e
soprattutto me lo chiedeva chi me li ha visti sfornare in così gran quantità. Un
lavoraccio durato settimane, finchè non mi è venuta l’idea, vista la quantità
industriale prodotta ed una carestia alimentare che ancora non arrivava a
giustificare il surplus, di farne il nostro gadget di Natale per il negozio: acquistato
l’occorrente, un sacchetto alimentare trasparente, un altro di iuta, un
nastrino, due stelline ed una pergamena con su scritto “Mangia & Fuci augura un fico Natale”.
Mangia & Fuci è il nome del mio negozio, una gastronomia
d’asporto.
Li ho impiegati tutti i miei fichi, alla faccia della
disoccupazione, col resto di un paio di boccacci da kg che ho messo in cassa
integrazione per la gioia dei miei nipotini (e la mia), ogni tanto.
Proprio in questi giorni, mentre li confezionavo, mia suocera
mi raccontava di quando sua mamma, siamo agli inizi del 1900, fosse solita
riempirsi le tasche di fichi secchi prima di andare al lavoro nei campi
all’alba, perché anche il pane a quei tempi era un lusso. E così faceva coi
suoi cinque figli: fichi secchi al posto della merenda. Avevano una cassapanca
piuttosto grande, immaginiamoci un baule grosso, pieno zeppo di fichi secchi:
era il loro piccolo grande tesoro, una provvista energetica in tempi di crisi e
carestia, quella vera però.
Ieri ho scoperto che prima che costruissero il locale che
oggi ospita il mio negozio, Mangia & Fuci appunto, era piantato un grande campo
incolto ed al centro, più o meno in prossimità del luogo preciso in cui oggi
c’è la cassa, c’era un grosso albero di fichi, estirpato evidentemente per
costruirci sopra il mio locale e la casa ancora su. Mi piace pensare che quell’albero
oggi riviva un po’, a modo suo.
Coincidenze, storie, leggende … materia di riflessione. Auguriamo a tutti un
fico Natale.
Che questo Natale e l’anno che verrà siano forieri di belle
soddisfazioni per chi ha lavorato “in agosto”, come le formichine, o comunque
in anticipo, mettendo da parte qualcosa per i momenti di crisi e di vacche
magre come quelli che stiamo attraversando chi più chi meno in questi ultimi
difficili mesi. Nulla di paragonabile ai primi del 1900 e neppure alla prima
metà di quel secolo, ma comunque forse anche noi ci eravamo abituati un po’
maluccio.
In questi giorni proverò, dopo il gran lavoro di queste
feste che per noi sono sempre tutte fornelli e pensieri, a sedermi un attimo a
riflettere ed a buttare giù due idee per il 2014: una maratona in primavera, da
decidere dove iscriversi anche se la prima ipotesi resta Roma; c’è poi una gara tutta nostra che è
ormai in calendario per il prossimo 11 maggio (una mezza maratona); un lavoro
da tenersi stretto stretto; una bella famiglia da coltivare; cose comunque stupende
da non sottovalutare. Bisognerà ripartire da qui, dalle proprie certezze per affrontare il futuro con ancora maggiore sicurezza e convinzione.
L’anno prossimo, non potrà essere altrimenti, sarà una gran
ficata!
Che emozione! Mi hai fatto ricordare quando i nonni ma anche mio papà mi raccontavano la vita del tempo che fu, nei campi nelle fabbriche,... due noci,... qualche mandarino,... pochi cent per una fetta di castagnaccio o farinata usciti da scuola,... piccole cose che rendevano grande una giornata. Forse per certi versi si stava davvero meglio quando si stava "peggio". Ti ammiro per riuscire a mandare avanti le vecchie e belle tradizioni, che sia un "fico Natale" e spero che ci scappi anche una puntatina a Courma a ottobre tra i tuoi appuntamenti! Un abbraccio!
RispondiEliminaCi sarò ;) Buon Natale
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