"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 11 novembre 2013

COLLEPASSO

La mezza di Collepasso potrà essere consegnata all'archivio storico delle mie prestazioni podistiche come una gara molto tirata e sofferta, ma forse potrebbe aver rappresentato un autentico punto di svolta in questa fase della mia esperienza podistica. Mentre correvo ero un pò "impastato" e sempre poco fluido, con l'impressione di non essere quasi mai riuscito a rompere davvero il fiato. Eppure fino ad ora il recupero devo dire che è stato a dir poco prodigioso. Mentre scrivo non accuso neppure il minimo indolenzimento, nonostante ieri abbia dato davvero tutto in termini di stress fisico e mentale.
Parto discretamente, conducendo i primi 5 km con scientifica precisione a 5' a km, chiudendo le frazioni con un sensazionale 5-10-15-20-25 minuti. Roba da guinnes dei primati, se penso che non corro più col Garmin al polso da quasi un anno!
Riesco a mantenere il ritmo fino al 13-15° km circa, con uno scostamento di pochi secondi da un km all'altro. Soffro. 
Soffro la temperatura troppo calda, ancora lontana dalla media nazionale autunnale; soffro lo scirocco; soffro un'alimentazione della vigilia probabilmente sbagliata, con una colazione troppo scarsa (uno yogurt) ed un'integrazione praticamente inesistente (una bustina di zucchero bianco al 9° km, prima del ristoro). Infatti arrivo al 17° km e mi si spengono tutte le luci, comprese quelle di posizione. Mantenendo la metafora automobilistica, da lì in avanti proseguo a vista, attaccato alla striscia bianca della strada fino a quando non supero il 20° e mi immedesimo in chi molla all'ultimo km. Ma non mollo. Non mi fermo mai, corro sempre lungo tutto il percorso e taglio il traguardo in 1h 50' 16" (1h 49' 46" al real time). 
Sono lontano dal mio PB di 1h 37', ma la condizione è lì ad un passo. L'impressione è che posso migliorare e che farò di tutto perchè ciò accada. A cominciare dalla prossima mezza, tra 15 giorni a Corigliano, nella quale cercherò di abbassare la soglia spero ben al di sotto dell'ora e cinquanta.
Il fatto stesso che abbia voglia di riprendere gli allenamenti ad iniziare da domani sera è la conferma che la testa ricomincia a frullare. Per la prima volta dopo diversi mesi, mentre correvo la mezza maratona di Collepasso ieri ho pensato alla maratona. E' vero, ne ho pensato in termini negativi, nel senso che mi sono chiesto come cavolo posso sperare di ripresentarmi alla partenza di una 42 se arrivo così a pezzi al traguardo di una 21. Buon segno: l'umiltà è alla base di una preparazione fatta per bene!!!
Insomma, dopo Corigliano si comincia... 
A presto.


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