"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

domenica 21 aprile 2013

MAGLIANO IN CORSA 2013...e non solo.



Acquietato finalmente da un brillante voto parlamentare il mio spasmodico desiderio di avere un nuovo Presidente della Repubblica, questione che mi toglieva il sonno da troppe notti ormai, come credo alla maggioranza schiacciante dei miei adorati e stimati concittadini italiani, finalmente è con rinnovata serenità che mi ripresento ai nastri di partenza di una gara sui 10mila dopo qualche settimana di ansioso stop.
Scusate la solennità del tono col quale ho aperto questo post, ma credo che l'occasione sia altrettanto solenne e "grave", nel senso letterale del termine stavolta.
Ma passiamo senza dubbio alle cose serie, alla corsa, appunto.
Stamattina ho corso una bellissima gara, la VII edizione della Magliano in Corsa, una stracittadina di quelle sanguigne e ben organizzate, che a mia memoria non avevo mai corso finora. A dispetto delle previsioni meteo a dir poco tragiche della vigilia, peraltro riconfermate nelle prossime ore, ha fatto invece capolino sul Salento un bellissimo e caldissimo sole primaverile, che ha allietato la corsa e l'ha resa un pò più stimolante. 
Ho chiuso in 45' 26" una gara corsa in assoluta scioltezza e con un piglio entusiasmante fino al 7° km; poi le gambe hanno esaurito le scorte di energia, limitate in questo periodo vuoi per il cambio di stagione, che generalmente soffro sempre un pochino a livello fisico; vuoi perchè ieri sera (sabato) abbiamo fatto le ore piccole con gli amici per festeggiare l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, l'entusiasmo era incontenibile; vuoi perchè sto preparando la mezza di Lecce del prossimo 12 maggio e quindi sono un pò pesantuccio. 
Comunque, a parte gli ultimi tre km condotti un pò in affanno (neanche troppo), la gara è stata davvero bella: tantissimi podisti (ben 396!), percorso cittadino molto interessante, quasi sempre corso in un centro urbano magistralmente chiuso al traffico, senza particolari lamentele, con i ristori puntuali e abbondanti...insomma, tutto perfetto. Compreso il minuto di raccoglimento in onore delle vittime del vile attentato di Boston, vissuto in rispettosissimo silenzio da parte di tutti i partenti. A testimonianza che continua ad esserci molto più sentimento e senso dello Stato negli amministrati che negli amministratori. Scusate gli sfoghi e l'amara ironia con i quali ogni tanto ho condito questo mio post, cosa che peraltro qui non avviene (quasi) mai, ma ritengo la situazione che ci circonda ormai davvero pesante, surreale e inscindibile da qualsiasi altra considerazione. Non si può sempre e soltanto far finta di nulla.
Alla prossima.




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