"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

domenica 3 giugno 2012

Salvare il salvabile

Tra le bombe che si sostituiscono alla tradizionale campanella per dare inizio alle lezioni e i terremoti che stanno martoriando il territorio già duramente provato del nostro Paese, non è certo un gran periodo questo per parlare con serenità di un argomento piuttosto frivolo come la corsa. Se poi si tratta delle mie di corse, l'argomento diventa ancor più "leggero" e difficile da commentare. Come direbbe Di Pietro, "non c'azzecca proprio nulla", insomma. Infatti, sentendomi un pò di troppo ultimamente, quest'ultima settimana il blog ha sonnecchiato senza essere aggiornato, con sullo sfondo il post di domenica scorsa dedicata alla Corri in Aiuto, tra spensieratezza e sorrisi veri.
Questa settimana in realtà ho corso un pò: un paio d'uscite e non di più, per una ventina di kilometri abbondanti percorsi, ma con la mente sempre rivolta a questi disastri, umani e naturali, che ormai stanno tristemente contornando la cronaca della nostra quotidianità.
Non ci sono all'orizzonte impegni podistici di particolare rilievo, tanto più che la temperatura meteo pare abbia ripreso decisamente a far salire il termometro ed ora diventa più difficile ritagliarsi un'ora di tempo da dedicare alla corsa, evitando le fasce orarie più calde. 
L'unica cosa bella che valga la pena di salvare convintamente della settimana appena trascorsa è l'iscrizione all'Arrancabirra 2012 di Courmayeur, che anche quest'anno, per il terzo anno consecutivo, vedrà una bella rappresentanza di neretini al via nella corsa più pazza, goliardica ed alcolica d'Italia: saremo in otto, sette dei quali correranno. 
Biglietti aerei prenotati, iscrizione effettuata, ora bisogna soltanto prenotare con calma i posti letto e noleggiare l'auto che ci porterà da Torino ai piedi del Monte Bianco. Da lì in avanti saranno le nostre gambe, la nostra forza e la nostra"birra" a fare il resto.
Alla prossima.



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