"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

venerdì 27 aprile 2012

Punto interrogativo

E' da un pò di giorni ormai che non aggiorno il mio blog, anche se i miei più attenti lettori si saranno certamente resi conto che il conta kilometri ha continuato comunque a scorrere. Già, perchè secondo me ci sono dei lettori di questo blog e tra quei disperati c'è pure chi si cura del mio conta kilometri! Ma andiamo avanti... In realtà la sera arrivo sempre particolarmente stanco e sento un forte bisogno di andare a riposare: sarà la primavera, che come ogni anno mi debilita un pochino; sarà anche la fine di una parabola che da qualche settimana così tanto ascendente non è più e che si concluderà tra meno di nove giorni, ormai, con la mia ottava maratona, la COLLEMAR-ATHON. Ormai ci sono davvero, sono pronto. E sento che questa maratona potrebbe rappresentare a modo suo la chiave di volta della mia esperienza podistica: non so perchè, ma da questa corsa mi aspetto delle sensazioni nuove, che non sono nè la novità assoluta della prima esperienza (Parabita-LE), nè la sfida con me stesso del PB da portare a casa a tutti i costi (Roma tre anni consecutivi) e neppure la città d'arte mai visitata da percorrere di corsa (Firenze). Non c'è neppure la goliardia o la scanzonatezza dell'Arrancabirra, per quanto come in quella occasione saremo in dieci amici a partire e comunque il divertimento sarà assicurato. No, credo che qui ci sia qualcosa di diverso in gioco stavolta. C'è la purezza di volerla chiudere e godersela a prescindere dal tempo, con la consapevolezza di stare affrontando una maratona non al 100% delle condizioni fisiche, un percorso molto molto impegnativo dal punto di vista dell'altimetria, ma che proprio per questo può dare lì, sul posto, quegli insperati stimoli giusti per fare invece un gran tempo ed una grande maratona. Non so se riesco a spiegare. C'è un enorme punto interrogativo, anche per quello che ne seguirà. Perchè dopo questa maratona vorrei cambiare aria, fare qualcosa di diverso, cercare e trovare nuovi stimoli: probabilmente (mi sbilancio) fuori dalla strada, fuori dall'asfalto e fuori dalle canoniche misure...ma adesso è troppo presto per pensarci. Adesso devo rimanere concentrato e portare a casa non solo una nuova medaglia, ma soprattutto una grande esperienza. Ne riparleremo quando sarà il momento opportuno.
Alla prossima!


(Oggi a Santa Caterina - 12,810 km)

1 commento:

  1. Dai che adesso la strada prima della gara è tutta in discesa, rilassati e cerca le giuste motivazione per concludere al meglio i 42 km. Tagliato il traguardo penserai al futuro ;-)

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