"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

domenica 25 marzo 2012

Una giornata... "da raddrizzare"


Se fossi una squadra di calcio, qualche opinionista televisivo stasera ipotizzerebbe già un cambio di allenatore. Le cose cambiano in fretta nello sport ed è facile passare in pochi giorni dalle stelle di un personale, alle stalle di una prestazione sciatta, opaca e onestamente da dimenticare. Durante la settimana mi alleno benino, sicuramente sto facendo un lavoro mediamente più pesante, con l'inserimento di tante salite in vista della maratona di Fano, e la domenica i risultati non arrivano più. E tutto quello che prima era scioltezza e voglia di liberare la propria energia, adesso diventa fatica e imballo muscolare.
Tipo oggi, che ho chiuso la Mezza Maratona di Lecce con un tempo di 1h 48', undici minuti più del mio personale raggiunto solo poche settimane fa a Gallipoli.
Giornata no, frutto di una serie abbastanza lunga di cose che non sono andate per il verso giusto: dal servizio navetta parcheggio-partenza un pochino carente che mi ha costretto a raggiungere il via a piedi dopo una lunga attesa in una fila diciamo "disordinata"; allo stop per pipì attorno al quinto km, che mi ha fatto fermare e perdere anche quel ritmo precario che avevo avuto fino ad allora; ad stanchezza muscolare che già dai primi km mi ha fatto capire che oggi non sarebbe stata una delle migliori giornate podistiche; ad percorso che finchè si è sviluppato in città ha consegnato alla cronaca dei leccesi molto apatici e per niente coinvolgenti, anzi scorbutici e nervosi agli incroci, con scene di isterismo ingiustificato, e quando è uscito fuori in periferia ci ha consegnati ad un sole martellante che ha spezzato anche le ultime energie rimaste. Sono arrivato stremato, chiudendo gli ultimi 5-6 km con medie da 5'20' e 5'40' a km. Ma abbronzatissimo.
Capitolo chiuso.
Ora mi prenderò un giorno di stop e poi voglio comunque rimanere concentrato sull'allenamento per la maratona, convinto che non sarà facile chiuderla stavolta, ma ci devo provare, con qualunque tempo. Questa maratona sta paradossalmente diventando strada facendo una sfida nella sfida. Interessante.
E' andata così, non può sempre andare al massimo, hanno ragione tutti coloro che oggi me lo ripetono e li ringrazio per questo.
Facciamo così, allora: oggi non è stata una giornata storta. Oggi è stata una giornata " da raddrizzare".
Alla prossima.

2 commenti:

  1. La preparazione per la maratona porta via parecchie energie, se poi includi anche degli allenamenti sulle salite è normale che in gara ne risenti parecchio. Io non direi neanche che sia stata una giornata da raddrizzare ma bensì una giornata di avvicinamento alla gara obiettivo della maratona. Buona continuazione!

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