"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

venerdì 26 luglio 2013

Mission impossible

Come dice il mio amico Franchino in un commento al post di ieri, è quasi ora, ci siamo!
Questa sera mi sono concesso quella blanda sgambata di rodaggio per capire, a distanza di due settimane dalla mia ultima uscita, lo stato di forma e la eventuale presenza di residuo dolore o fastidio al polpaccio sinistro strappato. Per fortuna è andato tutto benone: ho corso 42 minuti circa a ritmo davvero da piccolo trotto, fermandomi due volte per bere (caldo afoso pazzesco!) ed una per godermi un fantastico tramonto a Torre Squillace a Nardò. Di fastidi fisici neppure il ricordo e questo mi fa ben sperare per l'esito ecografico di martedi prossimo. 
Sono molto fiducioso ed ottimista, sento di stare bene e di essermi ripreso abbastanza. Ora resta da capire quanto e come proseguire, ma sicuramente va molto meglio di un mesetto fa, quando ormai scendere dal letto la mattina e percorrere il corridoio di casa era diventata una gran fatica in preda ad un continuo zoppichio imbarazzante, che spariva dopo un pò, per ricomparire all'improvviso durante la giornata; oppure quando all'inizio o nel mezzo di un allenamento sentivo la parte bassa del polpaccio bruciare e punzecchiare. Per ora questi sintomi sembrano essere spariti e davvero spero di lasciarmi alle spalle un periodo non proprio esaltante della mia "carriera" podistica.
In attesa dell'esito dell'esame di martedi non mi resta che godermi questo weekend d'estate piena, sperando di riuscire a concedermi un'altra breve sgambata domenica mattina: anche qui, questione di obiettivi e di determinazione. La domanda è: riuscirà il nostro eroe a passare indenne il prossimo sabato sera in compagnia degli amici... di birra? 
Ai posteri l'ardua sentenza. Ci risentiamo lunedi ;)


giovedì 25 luglio 2013

Io sono ancora qua

Sono trascorse due settimane dal mio ultimo post, anzi, credo qualcosina in più. Ho telefonato ieri alla clinica privata nella quale ho effettuato l'ecografia al polpaccio sinistro che ha evidenziato lo strappetto al gemello mediale che tanto fastidio mi ha dato nelle scorse settimane ed ho fissato un nuovo esame per martedi prossimo. Ancora una volta, non mi resta che avere un altro pò di pazienza.
Ho superato quella fase di riposo dalla corsa che spero mi abbia consentito una cicatrizzazione muscolare più rapida. Tra pochi giorni saprò come stanno realmente le cose. Nel frattempo ho deciso che indosserò scarpe e canotta e mi concederò una corsetta di prova domani pomeriggio: sarò a S. Isidoro per impegni familiari e quale miglior posto per ricominciare a far almeno finta di corricchiare un pò se non nella bella marina di Nardò, la mia preferita! Venti minuti o mezzora, non di più, promesso. Giusto per sentire cosa hanno da dire le mie gambe.
In questi giorni "di riposo" il mio tempo è stato completamente assorbito dal lavoro ed è passato abbastanza in fretta in realtà, tra negozio, fiere, sagre e tutto il caos che l'estate si porta inevitabilmente dietro, con gli orari che saltano e gli impegni che, quelli sì, continuano a rincorrersi senza sosta: avendo per forza di cose rimodulato le mie giornate rinunciando alla corsa, non è stato facile questo pomeriggio rientrare nell'ottica di doversi ritagliare quell'ora, ora e mezza della giornata per correre. Ho provato una strana sensazione, dopo almeno dieci anni dal mio inizio, combattuto tra la grande voglia che ho di riprendere lo stato di forma lasciato prima dell'infortunio e comunque la necessità di dare il meglio di me stesso anche in ambito lavorativo, dove la situazione è resa complicatissima da questo periodo economico davvero balordo. Così ho deciso per una sgranchitina di gambe per domani.
E' ora di riprendere il bandolo della matassa interrotto, in attesa che martedi prossimo il medico ortopedico dia il via al mio completo e pieno recupero. Spero bene, io... ci sono!!!



(S. Isidoro - Nardò)

martedì 9 luglio 2013

LO STRAPPO

Stamattina ho effettuato l’ecografia al polpaccio sinistro dolorante. L’avevo programmata da tempo, ma mi sono deciso a prenotarla solo in seguito a un acuirsi del fastidio durante l’uscita di sabato scorso e nelle settimane precedenti, quelle di carico con gli amici di Galatone delle quali ho parlato nei precedenti post.
Non ci ho dormito la scorsa notte, più per i pensieri negativi che per il dolore. L’esito è il seguente:


 Lesione del muscolo gemello mediale di SX delle dimensioni di 13x12x5 mm

Praticamente ho rimediato uno strappetto muscolare, non molto esteso, ma in un punto fastidioso, appunto, il gemello mediale, che è cruciale nella corsa. Durante la gara di Minervino il bruciore mi aveva accompagnato lungo quasi tutto il percorso e così sabato scorso: non potevo continuare in questo modo. Da settimane parlavo ai miei amici di corsa di questo doloretto, ma mai forse dandogli la giusta importanza.
Adesso mio malgrado mi tocca uno stop di almeno 15 giorni, in attesa di un nuovo riscontro ecografico che mi dica se lo strappo si ricuce da solo o avrà bisogno di un aiutino (Tecar terapia, onde d’urto, ecc.). I consigli e le eventuali esperienza dei lettori sono sempre ben accetti, anche se ho deciso di affidarmi nelle mani del medico ortopedico che mi ha fatto l’ecografia, e che ho sentito molto sicuro di sé.
Poco male in realtà dal punto di vista (diciamo così) agonistico, perché in questo periodo, a parte un pullulare di belle garette provinciali di 7-8 km, che naturalmente salterò, non c’è granchè in giro di importante.
Voglio cogliere questo stop come un’occasione per rigenerarmi un po’ nella speranza che si cicatrizzi il tutto per bene e mi consenta di allenarmi in agosto-settembre per gettare le basi per qualche mezza autunnale e chi lo sa, per il ritorno su una maratona, che desidero tanto e che quest’anno, dopo 8 di fila, mancherà all’appello (ormai è una certezza).
Pazienza. Ci vuole pazienza e bisogna fare le cose per bene: se mi fossi deciso a fare l’ecografia qualche mese fa probabilmente adesso avrei già risolto. Ho imparato un’altra lezioncina: mai sottovalutare bruciori o dolori interni che persistono per più di tre o quattro uscite. O ti fermi di tua spontanea volontà, oppure vai subito a farti un’ecografia per capire cos’è, evitando di spendere soldi inutilmente in scarpe nuove, plantari, fisioterapia, massaggi…e di non risolvere comunque un bel nulla!
Insomma, terrò informate tutte le mie migliaia e migliaia di fans sull’evolversi della situazione. Ci sentiremo presto, promesso.

Alla prossima ;)

venerdì 5 luglio 2013

"Pensieri ghiacciati" - *FOTO*

Riprendendo il precedente, quelli di questo post sarebbero dovuti essere "pensieri a freddo", cioè il seguito ragionato e tecnico del racconto relativo alla gara di Minervino. In realtà, visto il ritardo cronico col quale ne parlo, si può ormai parlare di... "pensieri ghiacciati"!
L'estate ormai ampiamente iniziata dilata gli orari e, soprattutto la sera, restringe terribilmente il tempo dedicato al riposo: così ti ritrovi a sederti davanti al PC ad orari assurdi, a mezzanotte o giù di lì, con la testa già proiettata al suono della sveglia della mattina dopo e pur avendo tante cose da poter e voler raccontare, è sempre un pò troppo tardi per farlo.
Tornando a Minervino, ho proprio voglia di dire che è stata una gara molto bella, patrocinata dal CSI, che non è la Fidal per quanto riguarda organizzazione, pacchi gara e contorno alla corsa, ma che da qualche anno in qua sta molto migliorando a mio modesto parere, offrendo un "prodotto podistico" di ottima qualità. Suggestivo più di ogni altra cosa il percorso scelto per correre questi 7,600 km in un clima caldo ma non torrido, lungo strade urbane ed extraurbane, caratterizzate queste ultime da splendidi passaggi su sterrato, all'interno di uliveti secolari, costeggiando meravigliosi Menhir e Dolmen tipici di certe zone rurali del Salento più suggestivo, quello che trasuda storia, cultura e paesaggi ultra millenari.


(Dolmen "Scusi" di Minervino)

Davvero azzeccato questo connubio tra corsa, sport e cultura. A me piacciono moltissimo queste gare che si svolgono su percorsi che saranno forse meno veloci e tecnicamente meno ricercati dai runners più evoluti, ma che sicuramente catturano la mia fantasia ed il romanticismo di chi come me corre anche e soprattutto per "evadere" un pò dalla cosiddetta normalità.
Non c'era il pubblico delle grandi occasioni e questa gara non ha registrato numeri significativi, anche perchè la data infrasettimanale (martedi) e la pessima pubblicizzazione della stessa nei giorni precedenti non hanno certamente aiutato. 
Tuttavia i miei 37'27" e soprattutto la relativa facilità di corsa, il sentirsi sempre in gamba e un fiato mai tanto corto da farmi soffrire più di tanto mi confortano per i frutti che cominciano ad arrivare dopo un'invernata ed una primavera da dimenticare e mi fanno ben sperare per il futuro. 
Voglio pensare positivo: al prossimo appuntamento il 14 luglio, la Scalata delle Veneri di Parabita, gara quasi interamente in salita, volerò... come San Giuseppe da Copertino! 
Alla prossima ;)

Io (al centro) insieme ai miei due compagni di squadra Claudio (a sn) e Samuele 

martedì 2 luglio 2013

Grand Prix Le Strade del Salento 2013 - Pensieri "a caldo"

E' appena scoccata la mezzanotte quando aggiorno il mio blog, dopo aver appena raccolto le foto, i commenti e tutto quanto riguarda la bella gara di questo pomeriggio a Minervino (LE), prima tappa del Grand Prix le strade del Salento. Lascio le mie considerazioni personali tra le righe del mio blog come ultimissimo atto di questa lunghissima giornata di lavoro, impegni, e anche, dulcis in fundo, di una gara che ha saputo darmi le sue soddisfazioni, confermando che mi sto incanalando lentamente ma con costanza in un periodo credo di discreta forma fisica, grazie ai recenti allenamenti in compagni degli amici di Galatone.
7,600 km corsi in 35'27" lungo un percorso molto suggestivo costellato di Dolmen, Menhir, sentieri incorniciati da lunghissimi muretti a secco che delimitano distese di ulivi secolari.
E' la tipica campagna del basso Salento, dalle parti di Otranto per intenderci. Queste corse e questi paesaggi valgono più di mille vittorie e mille pacchi gara. Questo circuito mi piace proprio perchè esce dai soliti percorsi urbani o extraurbani a volte monotoni ed un pò insipidi ai quali tante gare ci hanno abituati, per immergersi in luoghi ricchi di storia e cultura salentina. E questo mi piace. Ed è proprio per questo motivo che intendo continuare, se gli impegni lavorativi lo consentiranno, a correre questo circuito di gare molto suggestive.
Adesso spengo tutto e me ne vado a nanna perchè sono stanchissimo, praticamente una pezza, e tra poche ore la sveglia suonerà di nuovo.
Questi i miei pensieri " a caldo". Per i dettagli e le considerazioni tecniche relative alla gara di oggi, ci risentiremo domani, spero, "a freddo".
A presto...