"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 26 agosto 2013

SERENITA'

Credo che la serenità sia una questione di coscienza: se si è convinti di aver fatto tutto il possibile, allora si arriva ad essere realmente sereni. Il rimpianto o, meglio, il rimorso per un dovere non adempiuto finisce inevitabilmente con l'aprire un buco all'interno della nostra coscienza, nella quale si insinua il dubbio, l'incertezza, e lì sta il tarlo che ci toglie la giusta serenità.
Come quando prima di un esame si è davvero sereni solo se si è studiato pagina per pagina, rigo per rigo, concetto dopo concetto. Può anche andar male, ma lì è il caso, la fortuna a farla da padrone. 
O come quando si arriva alla vigilia di una maratona, sereni per aver corso passo dopo passo la propria tabella o per aver portato a termine il proprio personale programma: si arriva alla mattina della gara carichi di speranze e con la coscienza a posto. L'infortunio, la giornata storta, la fortuna (o la sfortuna) stanno sempre dietro l'angolo, ma comunque vada tutto si affronta con la giusta serenità, perchè dentro di sè si è certi di aver fatto il possibile per arrivare a quell'appuntamento al meglio.
O come quando, infine, si va in ferie: è il primo anno in cui me ne frego, anzi, mi si passi il termine poco ortodosso, me ne strafotto degli immancabili scansafatiche che hanno da ridire in un modo o nell'altro, più o meno velatamente o esplicitamente, sulle tue ferie: troppe, in un periodo sbagliato, in tempo di crisi...e così via. Me ne strafotto!
Ho fatto tutto il possibile, tutti i sacrifici possibili ed immaginabili, per arrivare al mio meglio alla fine di un anno lavorativo che dal mio punto di vista non ha mai avuto eguali con quelli precedenti, per impegno, dedizione, passione, sforzo fisico e mentale. Ho dato il massimo possibile. E sto imparando a strafottermene di tutto il resto, dei commenti, dei giudizi, delle opinioni e delle fisime altrui. 
Penso a me, penso a dare il massimo, sempre: nella mia famiglia, nel mio lavoro, nella corsa. E sono sereno.
Alla prossima.


Nessun commento:

Posta un commento