"Dentro un ring o fuori non c'è niente di sbagliato a cadere. E' sbagliato rimanere a terra" (Muhammad Ali)

lunedì 30 luglio 2012

TUTTA COLPA DEI PAVESINI (?)

Rieccomi al mio diario di bordo, giusto il tempo di aggiornare il contakilometri con le ultime tre uscite settimanali: da 8,170 km la prima, da 14,090 km la seconda e da soli 7,810 km l’ultima, quella di stamattina.
Non meravigli più di tanto l’exploit centrale, quei 14 km abbondanti frutto di un incontro casuale sulla via del quasi ritorno con un paio di amici che a differenza del sottoscritto avevano le ali ai piedi e che mi hanno chiesto di aggregarmi a loro. Fortuna che l’ho fatto così ho riprovato l’ebbrezza di superare i 10 km, dopo la Collemarathon dello scorso maggio, perché più o meno, con più che rare eccezioni, era da allora che non mi spingevo così oltre. Troppo lontano qualsiasi obiettivo per spingere testa e gambe ad andare oltre. Credo che continuerà così almeno per un’altra ventina di giorni, almeno finchè questo caldo umido, afoso e torrido che ha ricominciato a mordere il fiato nelle ultime ore non ci darà un pò di tregua, poi si vedrà.
Perché quando manca la testa finiscono col mancare anche le gambe e tutto il resto, si sa. Lo dimostrano, tra le altre cose, le scarse prestazioni odierne dei c.d. “senatori” dell’Olimpiade, quelli che ultimamente affollano più le copertine delle riviste di gossip con le loro love stories che le prime pagine dei quotidiani sportivi con le loro imprese: così capita che dopo due giorni di Giochi londinesi l’Italia risulti la più medagliata di sempre grazie a quasi illustri sconosciuti affamati di vittorie e medaglie, mentre arranchi o faccia proprio delle pessime figure con chi passa il proprio tempo a naufragare sulle isole dei “famosi” o con chi ultimamente, parafrasando un noto spot di quelli milionari che la vede protagonista, “Quando non nuota…”, evidentemente mangia troppi biscottini!
Nelle prossime ore sapremo se la colpa è solo dei Pavesini... o c'è dell'altro!
Stay with us.



martedì 24 luglio 2012

SCALATA DELLE VENERI, SALITE E METEOPATIA


Notte di temporale quella appena passata, trascorsa alla finestra, in apprensione, per scongiurare idealmente che le piogge abbondanti si trasformassero nell'ennesimo allagamento nella mia zona di residenza.
Per fortuna, nonostante la bomba meteo abbattutasi sulle nostre teste poche ore fa, la situazione non è...precipitata (scusate il gioco di parole) e gli unici danni riportati sono stati una giornata stanchissima, frutto di una notte praticamente insonne. Non vedo l'ora di andarmene a letto e recuperare.
Stasera sarei dovuto uscire a correre, ma in queste condizioni non era il caso di provarci e così ho rimandato a domani, sperando di sentirmi fisicamente un pò più carico. Anche perchè vengo da un fine settimana che mi ha visto partecipare ad una competizione un pò particolare per le nostre zone interamente pianeggianti, una "scalata", cioè una corsa in salita a Parabita (LE), la "Scalata delle Veneri". Primi sette km in salita, seguiti poi da tre in ripida discesa: un bel lavoro muscolare in un periodo un pò particolare, non c'è che dire. Molto bella comunque. Ho portato  a termine i 10,430 km del tracciato (sentieri sterrati e vecchi tratturi di campagna) in 53'24"e posso ritenermi molto soddisfatto della mia prestazione, andata avanti senza mai subire affanni particolari, nonostante i continui saliscendi. L'impressione è che tutto sommato stia recuperando molto lentamente una condizione di forma accettabile, attualmente condizionata in maniera preponderante dalle temperature meteo: appena rinfresca un tantino salgono; appena il termometro sale, la forma scende! Classico esempio di meteopatia o comunque di sofferenza per condizioni climatiche di caldo. Da sempre prediligo il fresco, meglio il freddo che il clima torrido delle estati salentine che da questo punto di vista stanno negli ultimi anni diventando sempre più bollenti.
Di seguito riporto il link con la cronaca della gara, davvero bella e suggestiva.

In chiusura: con la gara di domenica scorsa il mio conta kilometri ha superato quota 1000!!! 
Alla prossima. 

martedì 17 luglio 2012

40°

Tanti, troppi giorni dal mio ultimo post.
Giorni trascorsi principalmente al lavoro, in una cucina in cui la temperatura media è stata di almeno 3 o 4 gradi più alta che all'esterno, dove pure ha misurato 36-38°, con punte di 40°. Terrificante. Così come snervanti sono state le mie ultime uscite, trascorse in un'afa irrespirabile, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Corte e brutte.
Adesso, mentre scrivo, la situazione sembra essere migliorata un tantino, quel tanto che basta per permettermi di correre stasera 11 km abbondanti ad un ritmo finalmente migliore, ad una temperatura finalmente più umana.
Mi consola la corsa di stasera, per diversi motivi: mi ero davvero perso d'animo nelle ultime uscite, quando le gambe proprio non giravano, il fiato era corto, i muscoli delle gambe sembravano inzuppati di stanchezza e il ritmo era piantato sui 5'30 o addirittura 6'00 a km! Sentire un'aria più fresca entrare nei polmoni e spazzare via queste brutte sensazioni, buttare uno sguardo al GPS e leggere 4'50, fino a 4'35, mi ha fatto prendere coraggio, spirito nuovo e soprattutto entusiasmo, da incanalare nelle prossime ore nella programmazione della prossima stagione.
Ma questo è un altro discorso e lo affronterò a tempo dovuto. Adesso c'è da concentrarsi ancora su questa estate, anche perchè a sentire le previsioni pare che tra qualche giorno la colonnina di mercurio dovrebbe ricominciare a salire. Vedremo cosa succederà e, come al solito, ci muoveremo di conseguenza.
Alla prossima.

venerdì 6 luglio 2012

Corsa, bagno, cena e...sacrifici ;)

Stasera abbiamo percorso 10,670 km lungomare da S.Isidoro, direzione Porto Cesareo, nella splendida penisola della Strea, in piena area marina protetta, a contatto con una natura mozzafiato, in un tramonto fantastico. 
Quindi ci siamo concessi un bagno in spiaggia e maxi tavolata alla Torre, da Fernando. 
Quand'è così, la corsa è proprio sacrificio, eh?!?!
Eravamo una ventina di amici, alcuni dei quali dalla vicina Veglie e ci eravamo dati appuntamento per correre, per fare il bagno, per cenare in riva al mare e goderci questa prima settimana di un luglio infuocato come non mai: un'afa pazzesca da togliere il respiro e far sentire fiacchi. Ed è così che continuo a sentirmi, non tanto svogliato, quanto fisicamente provato da lunghe giornate di lavoro che non finiscono mai immerse in un'umidità pazzesca.
Per ora ci riuniamo a ridere, scherzare e programmare la prossima stagione, e va benissimo così!
Sono convinto che come sempre, con un pò di pazienza, passerà questo momento poco esaltante dal punto di vista fisico: un giorno uscirò, sarà un giorno come tutti gli altri, e ricomincerà la piena riscossa e ritroverò la forma perduta dopo una stagione alla quale proprio non potevo chiedere di più e di meglio.
Alla prossima!


domenica 1 luglio 2012

Il punto della situazione (parte prima)

Gli 8 km e mezzo corsi venerdi hanno rappresentato il ritorno alla strada dopo uno stop di ben 11 giorni, a causa della tonsillite piuttosto dura che mi sono beccato, e nello stesso tempo mi hanno consentito di aggiornare il contakilometri fino a fargli superare quota 900.
Adesso, a cominciare da stasera, dovrei riprendere ancora una volta un abbozzo di preparazione, senza puntare a nulla di nulla in realtà, perchè in questa ennesima estate torrida con temperature altissime è davvero difficile riuscire a trovare stimoli, tempo e condizioni accettabili per fare una sgambata accettabile.
Come ogni estate l'ideale sarebbe già "tenere", nel senso di non perdere troppo, attendendo i primi freschi di fine stagione, una stagione che è soltanto all'inizio.
Non ho ancora deciso davvero cosa farò in autunno e come vorrò impostare la cosa: l'anno scorso, subito dopo la parentesi goliardica dell'Arrancabirra (che farò anche quest'anno) e che fu il punto più basso della mia forma fisica, poi mi tuffai nella stagione delle mezze, preparando una tabella ad hoc e riuscendo a cogliere ottime soddisfazioni fino in primavera. Poi arrivò la maratona, ma proprio tirata al limite delle forze.
Quest'anno mi sono fissato a tentare un'ultramaratona per la primavera, e questo potrebbe voler dire cominciare la preparazione a settembre ed allenarsi praticamente non solo in settimana, ma anche durante le gare domenicali, inserendo sempre le mezze e qualche maratona, una o due. Bari (lo dico sempre e non la faccio mai) che è la più vicina, ed un'altra almeno a gennaio-febbraio, senza contare che se opterò per tentare il Passatore a Maggio un'altra 42 km a fino-marzo-inizio aprile ci starebbe non male. Si preannuncia una bella stagione, insomma, almeno nelle più rosee intenzioni.
Ogni tanto mi serve fare il punto della situazione e provare a darmi delle scadenze, degli obiettivi, altrimenti mi perdo tra le onde.
E il naufragar m'è dolce in questo mare...